Possibile l’uguale ce l’ha nel simbolo, lo abbiamo detto molte volte. E, impegnati a contrastare le disuguaglianze in ogni campo, sappiamo quanto l’aiuto immediato, che può fare la differenza nella vita delle singole persone, debba andare di pari passi con l’analisi, la progettazione di lungo periodo, sempre con lo sguardo rivolto al futuro e non alla conservazione di modelli e soluzioni che, se sono mai state una risposta adeguata, oggi di sicuro non lo sono più.
Per mettere sul tavolo tutto questo, vi aspettiamo a Roma il 24–25-26 febbraio per una Costituente delle idee aperta a tutti. Abbiamo intanto aperto un canale su cui condividere, progettare, elaborare proposte per chi voglia partecipare e aiutarci. Per farne parte e collaborare, mandate un mail a questo indirizzo: progettidisolidarieta@possibile.com
Possibile e la sua comunità sono fin dalla loro nascita impegnati nel campo della solidarietà, in prima persona e facendo rete con le associazioni e gli uomini e le donne che ogni giorno cercano di arrivare dove il bisogno è sentito e immediato.
I comitati si sono mobilitati ogni volta che si sono resi conto di una criticità in cui il loro aiuto poteva essere utile, sollevando la questione, promuovendo o appoggiando campagne di solidarietà, contribuendo e organizzando raccolte di beni di prima necessità.
Dalla povertà che uccide anche nelle nostre città, all’aiuto ai cittadini e agli imprenditori in difficoltà a causa del terremoto, alle condizioni terribili dei migranti e di chi “a casa propria” è rimasto, come suggerisce qualcuno, e per questo continua a soffrire (potete ancora contribuire alla campagna #SaveAleppo): ecco alcuni dei progetti solidali di Possibile.
Perché dietro alle “emergenze” — che spesso e volentieri lo diventano perché sono mancati attenzione, investimenti, progettualità da parte dei governi che non sono stati in grado di uscire dalla perenne condizione di chiudere la stalla solo dopo che i buoi erano scappati – dietro a tutto questo, ci sono le storie di chi un’emergenza o l’altra la vive sulla propria pelle, di chi al suo fianco cerca di aiutare e consentire alle persone di rimettersi in piedi. Ci sono le loro storie, l’apporto che possono dare in termini di esperienza e metodo, le soluzioni che possono proporre o le richieste che hanno da fare per poter svolgere questo lavoro al meglio. Voci che non sempre vengono ascoltate, ma che ci aiuterebbero a capire quale strada le istituzioni e una politica che vuole fare la politica — e non solo essere una macchina elettorale — dovrebbero seguire per dare delle risposte.
Luca Angeloni
Francesca Druetti
Pippo Vano