“La Biblioteca dell’istituto di archeologia e storia dell’arte (Biasa) di Roma, fondata nel 1875, deve restare un presidio pubblico e non una fondazione privata. Chissà che poi non venga affidata a qualche persona gradita all’attuale governo, in ossequio a una logica di svilimento del patrimonio culturale pubblico”. Lo dichiara il segretario di Possibile ed esponente di Liberi e Uguali, Pippo Civati, annunciando un’interrogazione al ministro dei Beni culturali Franceschini sull’eventuale spostamento della sede della Biasa e sulla trasformazione della natura giuridica.
“La Biasa - sottolinea Civati - è l’unica struttura pubblica su Roma dedicata a queste specifiche materie. Secondo quanto apprendiamo il Mibact sarebbe anche pronto a sostenere lo sforzo economico per il restauro dei locali. Al posto della biblioteca, nei progetti di Franceschini, dovrebbe insediarsi la Scuola superiore in beni culturali e del Turismo ideata con l’ultima riforma. Come Possibile manifestiamo la nostra vicinanza ai bibliotecari, chiedendo al ministro e al governo di rivedere questo progetto”.