Con una excusatio non petita (che diventa accusatio manifesta a se stesso e al suo governo) il premier Conte afferma che “tutti i diritti fondamentali sono tutelati”.
È vero il contrario: sconcertante che un giurista giustifichi lo stop alla domanda di asilo (che è un diritto fondamentale, costituzionalmente garantito) con “un passaggio anche all’autorita’ giudiziaria” perché quello che lui chiama “passaggio” è solo una sentenza di primo grado e per l’art. 27 della Costituzione nessuno è colpevole fino a condanna definitiva.
Da oggi, nessuno è colpevole, tranne i richiedenti asilo.
L’apartheid giudiziaria inaugurata da Minniti e Orlando con la cancellazione di un grado di giudizio per i soli richiedenti asilo, oggi viene portata alle estreme conseguenze dal governo pentaleghista, dove penta sta per leghista alla quinta.