Ventimiglia è una delle città diventata suo malgrado simbolo delle frontiere chiuse, della limitazione spesso violenta alla circolazione delle persone, delle carenze dell’accoglienza che punta al contenimento e al controllo invece che al soccorso e allo scioglimento dei nodi del sistema nell’interesse di tutti. È la città dove rimangono bloccate le persone da quando la Francia ha ripristinato i controlli alle frontiere, dell’ordinanza per vietare la distribuzione di cibo ai migranti fermi sotto il sole, dove chi ha attraversato i deserti e il mare e muore lungo la strada o fulminato nel comparto elettrico di un treno. Come dice Alessandra Ballerini:
Arrivano dai deserti, dalle prigioni della Libia e pensi ‘Chi li abbatte?’. Ventimiglia li abbatte.
Raccogliamo l’invito ad aderire alla giornata di solidarietà internazionale a Ventimiglia del 14 luglio, rivolta a “tutte le realtà, le associazioni, i collettivi, i gruppi e le singole persone che si occupano delle tematiche legate ai flussi migratori, all’accoglienza, alla solidarietà e chiunque sia interessato” per una mobilitazione che intende “rivendicare la necessità di un permesso di soggiorno europeo, il diritto alla mobilità e per ripensare l’attuale sistema della cosiddetta “accoglienza”. Una mobilitazione contro la tratta e le violenze di genere, contro lo sfruttamento delle persone migranti, per la loro libertà e autodeterminazione”.
Ritroviamo in queste richieste molto del lavoro — che è come sempre a disposizione — fatto in questi anni da Andrea Maestri, Beatrice Brignone, Giuseppe Civati e Luca Pastorino in Parlamento, dalla proposta di riforma del Testo unico sull’Immigrazione alle denunce della minaccia ai diritti umani posta dai decreti Minniti-Orlando; da Elly Schlein al Parlamento Europeo con la proposta di riforma del Trattato di Dublino (a partire proprio dal principio del primo paese di arrivo); da Stefano Catone con il suo impegno di documentazione precisa sui dati relativi all’accoglienza ad ogni livello istituzionale e sulle rotte seguite dai migranti, che stanno alla base di gran parte della nostra azione politica sul tema; dalla campagna No Emergenza e da Voi Sapete.
Saremo quindi a Ventimiglia il 14 luglio insieme a tutte le realtà che hanno aderito e che costituiscono un patrimonio di energie e di mobilitazione quantomai necessaria in questo momento in cui gran parte della politica è occupata a parlare di se stessa, mentre c’è più che mai bisogno di fare sentire la propria voce su tutt’altre sfide, urgenti e che raggiungono dimensioni europee quando non globali.