I diritti di lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT) nel Regno di Danimarca sono tra i più estesi al mondo.
In Danimarca, l’attività sessuale tra persone dello stesso sesso è stata legalizzata nel 1933 e dal 1977 l’età del consenso è stata ugualmente fissata a 15 anni, indipendentemente dall’orientamento sessuale o dal genere. La Danimarca è stato il primo paese al mondo a concedere il riconoscimento giuridico alle unioni omosessuali sotto forma di unioni civili nel 1989. Il 7 giugno 2012 la legge è stata sostituita da una nuova legge sul matrimonio tra persone dello stesso sesso, entrata in vigore il 15 giugno 2012.
La discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale è stata completamente vietata nel 1996. La Danimarca ha consentito alle coppie dello stesso sesso di adottare congiuntamente dal 2010, mentre in precedenza consentiva l’adozione di figliastri e diritti di cotutela limitati per i genitori non biologici.
Il 2 giugno 2006 la maggioranza del Folketing si è pronunciata contro la legge, in vigore dal 1997, che vietava l’inseminazione artificiale alle lesbiche e ha permesso così alle coppie lesbiche l’accesso alle banche del seme.
Come gli altri Paesi scandinavi, la Danimarca è oggi tra i paesi socialmente più liberali al mondo, con recenti sondaggi che indicano che una grande maggioranza di danesi sostiene il matrimonio tra persone dello stesso sesso e l’adozione per individui LGBT.
Secondo un sondaggio di opinione all’interno della UE, nel 2006 il 69% dei danesi è favorevole alle unioni civili tra persone dello stesso sesso; La Danimarca è al terzo posto dopo i Paesi Bassi (82%) e la Svezia (71%) [1]. Secondo il sondaggio, il 44% dei danesi sarebbe d’accordo con il diritto all’adozione. L’adozione congiunta di figli illegittimi da parte delle coppie partner è stata autorizzata dal parlamento danese il 18 marzo 2009.
Copenhagen è spesso indicata come una delle città più gay-friendly del mondo, famosa per la annuale parata del Pride. La più antica organizzazione LGBT della Danimarca, LGBT Danmark , è stata fondata nel 1948, con il nome di Kredsen af 1948 (Il Circolo del 1948).
Le persone LGBT possono anche servire nell’esercito danese.
La legge danese vieta, tra le altre categorie, la discriminazione basata sull’orientamento sessuale e sull’identità o espressione di genere. La legge sul divieto di disparità di trattamento nel mercato del lavoro (Lov om forbud mod forskelsbehandling på arbejdsmarkedet [2]), adottata nel 1996, definisce la “discriminazione” come segue:
discriminazione indica qualsiasi discriminazione diretta o indiretta basata su razza, colore della pelle, religione, opinioni politiche, orientamento sessuale o origine nazionale, sociale o etnica.
L’identità o l’espressione di genere non è elencata in modo esplicito, ma una sentenza del tribunale del 2015, in cui una donna transgender ha intentato una causa contro il suo ex datore di lavoro per presunta discriminazione, ha affermato che l’identità o l’espressione di genere è inclusa nella legge. [3]
Nel 2008 è stata approvata la legge sulla commissione per la parità di trattamento (Lov om Ligebehandlingsnævnet [4]) che istituisce la relativa commissione. Ai sensi della legge, il consiglio “prenderà in considerazione i reclami per disparità di trattamento per motivi di genere, razza, colore della pelle, religione o convinzioni personali, opinioni politiche, orientamento sessuale, età, disabilità o origine nazionale, sociale o etnica”.
Inoltre, la Danimarca possiede una legislazione sui crimini d’odio, a seguito delle modifiche al codice penale nel 2004, che prevede sanzioni aggiuntive per i crimini commessi contro le persone a causa del loro orientamento sessuale. [5]
La Chiesa luterana danese permette alle coppie di qualunque sesso di sposarsi in chiesa, con i medesimi diritti. Tra questi, la possibilità di non dichiarare il proprio orientamento né la propria identità sui documenti matrimoniali rilasciati dopo la cerimonia. La chiesa non ha ostacolato la legge sui matrimoni omosessuali (2012), e il grande ritardo con cui essa ha seguito la legge sulle unioni civili (1989) è dovuto soprattutto a disinteresse da parte della popolazione, quanto al fatto che la legge del 1989 concedeva molti diritti alle coppie non eterosessuali. Solo una minoranza (che via via è cresciuta numericamente negli anni) si è battuta per un ulteriore allargamento dei diritti, a partire dagli anni ’90.
La Danimarca è un paese scarsamente religioso. Lo Stato fa politica attiva sui temi inerenti al sesso, per esempio l’aborto: incentivi economici sono a disposizione delle donne che vogliono abortire in caso di malformazione del feto, in caso di gestazione dovuta a stupro, e in caso di problemi acclarati di salute mentale della gestante, e la Chiesa si allinea allo Stato anche in questo, e sostiene l’opportunità della libera scelta. Non si tratta di eugenetica, ma di cura e attenzione verso il disagio sociale.
L’educazione sessuale a scuola include informazioni su sesso sicuro, prevenzione contro le infezioni sessualmente trasmissibili, aborto, contraccezione, pubertà, relazioni sessuali, vita familiare, genere e sessualità e diversità. Le lezioni di educazione sessuale sono obbligatorie in tutte le scuole pubbliche primarie e secondarie e trattano anche altri problemi di salute, tra cui l’uso di droghe e alcol.
Secondo un rapporto pubblicato nell’agosto 2019, l’89% degli intervistati LGBT ha riferito di non essere stato discriminato o molestato sul posto di lavoro, il 78% è stato complessivamente soddisfatto del proprio lavoro e il 69% ha dichiarato di essere aperto riguardo al proprio orientamento sessuale con i colleghi. Solo il 9% ritiene di non poter essere aperto sul proprio orientamento sessuale e l’8% ha dichiarato di essere stato vittima di discriminazioni e molestie. [6]
Tutto questo e molto altro, per dire che un altro mondo dei diritti è possibile. E da qualche parte esiste perfino. Basta volerlo fare.
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NOTE
1 365gay.com: Europe Split On Gay Marriage
2 https://bm.dk/media/9577/vejledning-om-forskelsbehandlingsloven.pdf
3 https://panbloggen.wordpress.com/2015/07/29/michelle-var-udsat-for-diskrimination-som-transkvinde/
4 https://www.retsinformation.dk/eli/lta/2016/1230
5 https://www.retsinformation.dk/eli/lta/2020/349
6 https://www.alsresearch.dk/uploads/Rapport_LGBT%20Arbejdsmarkedet.pdf