[vc_row][vc_column][vc_column_text]Le due principali alleate del partito del governo avranno una loro lista e il loro nome sul simbolo. Si erano sprecate le polemiche per la scelta di Grasso, ora ovviamente nessuno di quelli che strepitavano ha nulla da ridire.
Emma e Bea non sono proprio affiatatissime: una si batte per la 194, l’altra minimizza i problemi, anzi, va tutto bene così, medici obiettori compresi, anche dove sono praticamente tutti.
Quando è stato approvato il testamento biologico, si sono commosse entrambe, ma per ragioni diverse. La prima per la soddisfazione, la seconda per spiegare immediatamente che i medici potevano obiettare, non solo per la 194, anche per il testamento biologico.
Sulla laicità sembrano il diavolo e l’acqua santa.
Sulla fertilità, poi, ci paiono un po’ lontane, a essere onesti.
Sulla cannabis Lorenzin ha dichiarato circa un miliardo di volte che la legalizzazione è foriera di sventure soprattutto per i bambini (!) e nel suo partito chi si è espresso favorevolmente è stato definito portatore di morte. Con cui allearsi, nel caso.
Sulle politiche dell’immigrazione non potrebbero essere più lontane. Lorenzin con Alfano e Minniti, Bonino contro.
L’unico cosa sulla quale sono d’accordo sono le politiche del lavoro, ispirate a un certo qual liberismo inossidabile.
Ah, entrambe votarono sì al referendum del 2016.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]