[vc_row][vc_column][vc_column_text]Ho aderito convintamente, così come ha fatto la comunità di Possibile, all’appello dell’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione, ASGI, per la regolarizzazione delle persone straniere, che trovate qui.
Prima di tutto perché è una questione di diritti. Sono persone che vivono in Italia, spesso in nuclei familiari, ed è un dato di fatto, oggettivo. Persone che, per necessità, lavorano in nero e pagano l’affitto in nero, per arricchire proprio alcuni di noi, italiani, evidentemente altrettanto invisibili alle Autorità competenti, perché loro la necessità non ce l’hanno. L’emersione dall’invisibilità, come scrive ASGI, in mezzo a questa pandemia, è indispensabile, sia per loro, per i loro diritti, ma anche per noi, per la collettività.
Perché esistono, e la salute pubblica è anche la loro, e la loro salute è anche la nostra, come impone la Costituzione e come impone la pandemia, perché, solo in questo, il virus è democratico e non ti chiede se hai il permesso di soggiorno. Per questo vanno inclusi immediatamente nei percorsi sanitari di prevenzione, diagnosi e cura, per la salute di tutti.
E non basta limitare l’emersione, a tempo, ai settori che ci fanno più comodo, quelli agricoli, quelli dove sono stati più facilmente sfruttati ma che ci servono per avere frutta verdura in tavola, per poi rimandarli nel limbo.
La proposta, molto ben strutturata, va destinata:
a tutti/e coloro che vivono in Italia in condizione di irregolarità o di precarietà giuridica e che attraverso il permesso di soggiorno, per lavoro o per attesa occupazione, possono emergere come persone e non solo come manodopera. Soggetti di diritti e non solo braccia per il lavoro” e prevede una duplice possibilità: “la richiesta di permesso per “ricerca occupazione”, di durata annuale e convertibile alla scadenza, oppure la richiesta di emersione dal lavoro irregolare, con sospensione dei procedimenti penali, amministrativi o fiscali in capo al datore di lavoro, fino all’esito del procedimento e loro estinzione in caso di definizione positiva, con rilascio di un permesso di soggiorno per lavoro di durata annuale e convertibile alle condizioni di legge.
Vi invitiamo ad aderire singolarmente, per dare più tutela, sanitaria e sociale, a tutti, per riconoscere diritti e dignità a chi ne ha diritto, e togliere potere a chi invece pensa di poter sfruttare il prossimo, perché di questo si tratta, senza alcuna giustificazione etica o giuridica.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]