Tra Sabaudia e Terracina, continua, stavolta con la complicità dei camici bianchi, la pratica illecita e immorale di dopaggio dei lavoratori al fine di annullare stanchezza e dolore per poterli sfruttare maggiormente e allungare i turni di lavoro nei campi fino a 16 ore al giorno.
Siamo nella provincia di Latina, un avvocato, un farmacista e un medico sono indagati per illecita prescrizione di sostanze stupefacenti, per finalità non terapeutiche, a danno di 222 indiani impiegati nel settore agricolo. Le quasi mille prescrizioni a carico del SSN riguardano 1500 confezioni di un farmaco al principio attivo di ossicodone, usato comunemente per alleviare il dolore oncologico con meno effetti collaterali della morfina, che induce tolleranza e dipendenza: virtù da schiavo modello. Questo è ciò che emerge dall’operazione ‘No pain’ del NOE dei carabinieri di Latina.
Avevamo già parlato di pratiche simili nel caso della yaba a Fincantieri, droga utilizzata come doping nelle competizioni equine e, negli ultimi anni, per ‘aiutare’ (sempre illecitamente e pericolosamente) nei lavori pesanti, con l’effetto di eliminare stanchezza fisica e psicologica e sostenere orari di lavoro massacranti senza aver bisogno di dormire o mangiare.