È online Agorà, la nuova funzione della piattaforma di partecipazione di Possibile

Il nostro lavoro per permettere un nuovo approccio alla politica per i nostri iscritti e simpatizzanti continua, e allo stesso modo continua la crescita e la potenzialità del nostro agire politico attraverso la piattaforma di partecipazione.

Il nostro lavo­ro per per­met­te­re un nuo­vo approc­cio alla poli­ti­ca per i nostri iscrit­ti e sim­pa­tiz­zan­ti con­ti­nua, e allo stes­so modo con­ti­nua la cre­sci­ta e la poten­zia­li­tà del nostro agi­re poli­ti­co attra­ver­so la piat­ta­for­ma di par­te­ci­pa­zio­ne. Ago­rà è il nuo­vo stru­men­to, lo spa­zio più ver­sa­ti­le tra quel­li pre­sen­ti su Par­te­ci­pa­zio­ne Pos­si­bi­le. In Ago­rà si può dare vita sia a dibat­ti­ti che ad inte­ra­zio­ni fina­liz­za­te al rag­giun­gi­men­to di un obiet­ti­vo (deli­be­ra­zio­ne), qua­le, ad esem­pio, la defi­ni­zio­ne di una pro­po­sta, docu­men­to o posi­zio­ne con­di­vi­sa nel­l’am­bi­to di un insie­me di attori.

Per evi­ta­re che il dibat­ti­to sia ristret­to ai nostri iscrit­ti (che comun­que sono gli uni­ci tito­la­ti a vota­re per pren­de­re deci­sio­ni vin­co­lan­ti per la vita del nostro par­ti­to) abbia­mo aper­to la pos­si­bi­li­tà di inter­ven­to a chiun­que voglia con­tri­bui­re ad innal­za­re la qua­li­tà del dibattito.
Gli iscrit­ti di Pos­si­bi­le quin­di acce­do­no auto­ma­ti­ca­men­te a tut­te le fun­zio­ni del­la piat­ta­for­ma con i dati rice­vu­ti al momen­to del tes­se­ra­men­to, i non tes­se­ra­ti pos­so­no inve­ce acce­de­re alle discus­sio­ni nel­l’A­go­rà e solo dopo aver effet­tua­to la regi­stra­zio­ne a que­sto link.

Comin­ce­re­mo con due argo­men­ti di pro­va per rac­co­glie­re i pri­mi inter­ven­ti e i pri­mi riscon­tri sul­l’u­ti­liz­zo del­lo strumento.
Il pri­mo è sta­to in pri­ma pagi­na su tut­ti i gior­na­li nel­le scor­se set­ti­ma­ne ed è per sua natu­ra estre­ma­men­te dif­fi­ci­le da affron­ta­re: la Gesta­zio­ne per Altri era pre­sen­te nel­la nostra mozio­ne con­gres­sua­le con un richia­mo ad un dibat­ti­to che fos­se appro­fon­di­to, ogget­ti­vo e non ideo­lo­gi­co. Non sarà faci­le ma cre­dia­mo che que­sto più di altri argo­men­ti neces­si­ti un con­fron­to aper­to e corretto.
Il secon­do argo­men­to è anch’es­so mol­to tec­ni­co, for­se meno imme­dia­to ma non meno impor­tan­te: in vista del refe­ren­dum costi­tu­zio­na­le pre­vi­sto per il pros­si­mo autun­no è man­ca­to il dibat­ti­to duran­te tut­to il per­cor­so che sta con­du­cen­do all’approvazione del­la revi­sio­ne costi­tu­zio­na­le pro­mos­sa e soste­nu­ta dal gover­no in cari­ca. In Pos­si­bi­le rite­nia­mo che, al con­tra­rio, una revi­sio­ne costi­tu­zio­na­le ampia e impe­gna­ti­va avreb­be avu­to biso­gno di una gran­de discus­sio­ne par­la­men­ta­re e anche pub­bli­ca, e che la rifor­ma si sareb­be dovu­ta por­ta­re avan­ti sol­tan­to con un’ampia convergenza.

Per que­sto ini­zia­mo da qui, met­ten­do a dispo­si­zio­ne que­sto spa­zio che apre la par­te­ci­pa­zio­ne e la discus­sio­ne a tutti.

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