C’è una parola che da qualche tempo sembra essere sparita da ogni dibattito, da ogni discussione, e non puoi usarla perché se no sei sospetto, se no sei vecchio, se no sei conservatore. E sì, questa parola è sinistra. Come una parola che ha nei suoi significati più profondi il senso di apertura, di progresso, di avanzamento, di possibilità, sia diventata il sinonimo di conservazione e “vecchio arnese” ancora dobbiamo capirlo.
Questo però ci impone di continuare la nostra sfida, lanciata ormai un anno fa, quando abbiamo deciso di seguire il cammino congressuale di Giuseppe Civati alla segreteria nazionale del Partito Democratico.
Perché il lavoro da fare è ancora molto, e abbiamo appena cominciato. Abbiamo appena cominciato a camminare verso quell’orizzonte, verso quella società aperta, comunitaria, possibile, dove tutti hanno una voce e tutti si possono sentire rappresentati.
Sinistra è partecipazione. Sinistra è inclusione. Sinistra è l’idea che non sono i numeri uno ad arrivare fino in fondo, ma tutti hanno le stesse possibilità di farcela. Perché vogliamo un mondo più giusto, una società più coraggiosa, che non sia animata dalla paura, ma dalla speranza.
Cambiare le cose. Costruire un’idea diversa e inseguirla con determinazione. Senza perdere la tenerezza.
Ci proveremo a Livorno. Dove la sinistra è nata, ormai 93 anni fa. Dove la sinistra a Maggio ha perso, nonostante il più grande risultato di tutti i tempi del suo partito più grande. E dove ripartiremo, anche se in realtà non ci siamo mai fermati. Perché crediamo nelle alternative, nella costruzione, nella possibilità di migliorare sempre, e fare le cose che vanno fatte al meglio delle nostre aspettative (che sono tante, e sono alte).
Il Politicamp vuole essere questo. Un momento di costruzione. Perché la parola sinistra ha un significato, e significa cercare di creare la migliore società possibile nel mondo che cambia e costruirla sulla base dei bisogni di tutti. Includendo. Non escludendo. Percorrendo davvero la strada meno battuta. #èpossibile.