ROMA, 9 AGO — “La sospensione del direttore del Quotidiano Sportivo Giuseppe Tassi, dopo il titolo che denigrava le atlete italiane dell’arco apostrofate con ‘trio delle cicciottelle’, rappresenta sicuramente un segnale importante, ma non basta.
Troppi sono gli episodi e i rimandi striscianti a una cultura sessista, come dimostra ampiamente un altro quotidiano, impegnato da giorni in squallide discussioni sui ‘lati b’ delle atlete”. Così in una nota congiunta i deputati di Possibile Beatrice Brignone e Pippo Civati.
“Come abbiamo già ribadito più volte — aggiungono — sulla questione del sessismo in Italia serve un’azione capillare che coinvolga e responsabilizzi tutti. Oltre alla politica anche i media facciano la loro parte: è chiaro che nel Paese esiste un problema linguistico, e quindi culturale, sulle donne e su come vengono raccontate sui quotidiani e in tv in tutti gli ambiti. Un problema che investe poi in maniera particolare il dramma del femminicidio e tutto quello che ruota intorno alla violenza di genere.
Crediamo che quanto accaduto al Quotidiano Sportivo debba servire soprattutto per aprire una profonda riflessione: invitiamo l’Ordine dei giornalisti a pensare a una carta deontologica ad hoc per quanto riguarda il linguaggio sessista (come già avviene con la Carta di Treviso per i minori e con la Carta di Roma per i migranti) e a costruire un osservatorio permanente sui media.
Non serve l’indignazione e nemmeno la sospensione di un direttore se non analizziamo il fenomeno complessivamente e lavoriamo tutti per cambiare, a partire dai media che hanno una enorme responsabilità, il linguaggio e le gabbie di ‘significati sbagliati’ che pesano tantissimo nella questione di genere”.