Eni e Crotone: un’altra opportunità sprecata

Rice­via­mo e volen­tie­ri pub­bli­chia­mo una nota pro­dot­ta dal comi­ta­to “Medi­ter­ra­neo Pos­si­bi­le” di Cro­to­ne, dopo che nei gior­ni scor­si il sin­da­co del­la cit­tà ha comu­ni­ca­to che sono sal­ta­te le trat­ta­ti­ve con Eni per rin­no­va­re una con­ven­zio­ne (sca­du­ta nel 2011) che avreb­be avu­to rica­du­te per il ter­ri­to­rio pari a 15 milio­ni di euro (che si aggiun­go­no alle royal­ties e a 56 milio­ni di euro di dan­no ambientale).

Cro­to­ne 08.10.2015

Nei gior­ni in cui sia­mo sta­ti pre­sen­ti in piaz­za per la cam­pa­gna refe­ren­da­ria abbia­mo dovu­to, ahi­noi, toc­ca­re con mano la ras­se­gna­zio­ne di mol­ti con­cit­ta­di­ni e la loro sfi­du­cia rispet­to alle isti­tu­zio­ni. Abbia­mo impe­gna­to il nostro tem­po e per­si­no la nostra rab­bia a ribal­ta­re que­sti sta­ti d’a­ni­mo dif­fu­si e, attra­ver­so i nostri occhi e la nostra par­te­ci­pa­zio­ne, indi­ca­re un’al­tra via all’in­dif­fe­ren­za che nasce dal­le con­ti­nue delusioni.

Oggi abbia­mo un moti­vo in più per com­pren­de­re le ragio­ni dei nostri con­cit­ta­di­ni  e mol­te altre per con­ti­nua­re a rap­pre­sen­ta­re la  neces­si­tà che sia recu­pe­ra­ta l’ap­par­te­nen­za alla città.
Qua­si sgo­men­ti abbia­mo appre­so dal­la stam­pa che il rin­no­vo del­la con­ven­zio­ne con Eni è slit­ta­ta al pros­si­mo giu­gno. Con buo­na pace, per il momen­to, di tut­te quel­le oppor­tu­ni­tà che da que­sta discen­do­no e che atten­de­va­no da tem­po di esse­re mes­se a regi­me per for­ni­re un mini­mo risto­ro ad un ter­ri­to­rio for­te­men­te sfrut­ta­to in ter­mi­ni di risor­se idro­car­bu­ri e ambien­ta­li in genere.
Non ci appas­sio­na il bot­ta e rispo­sta tra il Sin­da­co di Cro­to­ne e l’E­ni e rite­nia­mo, anzi, qua­si offen­si­vo per i cit­ta­di­ni  lo sca­ri­ca barile.

L’en­ne­si­ma occa­sio­ne di valo­riz­za­zio­ne del ter­ri­to­rio è sta­ta spre­ca­ta e altre oppor­tu­ni­tà eco­no­mi­che per lo svi­lup­po sem­bra­no esser­si con­ge­la­te.

Come se Cro­to­ne potes­se anco­ra dila­ta­re il tem­po del suo stes­so recupero.
O suf­fi­cien­te­men­te pre­di­spor­re spet­ta­co­li e qual­che resty­ling urba­no per soste­ne­re eco­no­mie cit­ta­di­ne. Non sap­pia­mo se e quan­to pos­sa recu­pe­rar­si del man­ca­to rin­no­vo del­la con­ven­zio­ne; quel­lo di cui sia­mo cer­ti è che non è que­sta la poli­ti­ca di cui Cro­to­ne ha urgen­te necessità.

Cia­scu­no degli atto­ri di que­sta, enne­si­ma, grot­te­sca situa­zio­ne si assu­ma le pro­prie  respon­sa­bi­li­tà e prov­ve­da pri­ma pos­si­bi­le a resti­tui­re digni­tà ad una comu­ni­tà stan­ca ma anco­ra capa­ce di far vale­re i pro­pri diritti.

Fil­ly Pol­lin­zi — Medi­ter­ra­neo Possibile

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Ma la gran­de par­te­ci­pa­zio­ne allo scio­pe­ro del 13 dicem­bre dimo­stra che la dimen­sio­ne col­let­ti­va del­la nostra lot­ta, del­le nostre riven­di­ca­zio­ni, non è perduta.