Europa Verde: facciamo chiarezza, chiediamo chiarezza

Da gior­ni e gior­ni chie­dia­mo chia­ri­men­ti ai Ver­di ita­lia­ni cir­ca la pre­sen­za nel­le liste di Euro­pa Ver­de di can­di­da­ti soste­nu­ti da un’or­ga­niz­za­zio­ne che pro­fes­sa idee tipi­che del­l’e­stre­ma destra, Fron­te Ver­de, e che chiun­que può veri­fi­ca­re scor­ren­do­ne il sito. Un arti­co­lo del Foglio di vener­dì ha aggiun­to ele­men­ti nuo­vi e più gra­vi: che due can­di­da­te non sono solo soste­nu­te da FV, ma vi rico­pro­no anche ruo­li diri­gen­zia­li.

Ora, nel­la com­po­si­zio­ne del­la lista di Euro­pa Ver­de, Pos­si­bi­le ha garan­ti­to, come è ovvio, per i nomi che ha pro­po­sto, e chiun­que ne può veri­fi­ca­re le rispet­ti­ve sto­rie, che sono a pro­va di ambi­gui­tà. Ci aspet­ta­va­mo che anche i Ver­di faces­se­ro lo stes­so per i nomi che han­no pro­po­sto loro, ma que­sto evi­den­te­men­te non è avve­nu­to.

Infat­ti, pro­prio nel­la gior­na­ta di vener­dì sono sta­ti i Ver­di stes­si a scon­fes­sa­re le due can­di­da­te, scri­ven­do che “con effet­to imme­dia­to, sono fuo­ri dal­la lista e li invi­tia­mo a dimet­ter­si. Così come chie­dia­mo a tut­ti gli altri can­di­da­ti del­la lista a non accet­ta­re appog­gio da Fron­te Ver­de pena l’espulsione”. Resta­va da spie­ga­re come fos­se­ro fini­te tra i loro nomi sen­za nes­su­na verifica.
Inve­ce, ieri i Ver­di sono tor­na­ti sui loro pas­si, riven­di­can­do le due can­di­da­tu­re e ripor­tan­do loro dichia­ra­zio­ni in cui si defi­ni­sco­no addi­rit­tu­ra di sini­stra. Tra­la­scian­do il fat­to di esser­si con­trad­det­ti in 24 ore vie­ne da chie­der­si per­ché, se le due inte­res­sa­te sono di sini­stra come dico­no, sono segre­ta­rie pro­vin­cia­li di un’or­ga­niz­za­zio­ne di destra? La doman­da resta per ora sen­za rispo­sta, nel ten­ta­ti­vo dei Ver­di di spie­ga­re che sono can­di­da­te “in quan­to ecologiste”.

Ma Euro­pa Ver­de non è un’as­so­cia­zio­ne apo­li­ti­ca, è una lista che cor­re alle ele­zio­ni euro­pee nel­l’al­veo del­la fami­glia dei Ver­di Euro­pei, il cui pro­gram­ma e i cui valo­ri non sono solo quel­li ambien­ta­li­sti, ma sono quel­li anti­fa­sci­sti, euro­pei­sti, soli­da­li. Tut­ti valo­ri che Fron­te Ver­de non con­di­vi­de, e lo dice anche piut­to­sto chiaramente.
Lo stes­so pre­si­den­te di Fron­te Ver­de, Vin­cen­zo Gali­zia, riven­di­ca di esse­re a capo di un’or­ga­niz­za­zio­ne che ha tra i suoi mem­bri ex mili­tan­ti del Movi­men­to Socia­le, e di non fare pre­clu­sio­ni: ebbe­ne, noi le fac­cia­mo ecco­me, le pre­clu­sio­ni, e lo stes­so pre­ten­dia­mo da Euro­pa Ver­de. I Ver­di devo­no sce­glie­re, insom­ma: o Pos­si­bi­le, o i mili­tan­ti di destra.

Giu­sep­pe Civa­ti ha posto que­sta doman­da. Non altre. Pri­ma nel­le sedi com­pe­ten­ti, attra­ver­so la segre­te­ria di Pos­si­bi­le, poi pub­bli­ca­men­te, anche per­ché era sta­to attac­ca­to come respon­sa­bi­le. I respon­sa­bi­li sono altri, ed è ora che dica­no cosa pre­fe­ri­sco­no fare. Se man­te­ne­re l’ambiguità o chia­rir­la defi­ni­ti­va­men­te. Cosa che non gra­di­reb­be solo Civa­ti, ma gli elet­to­ri, ci per­met­tia­mo di suggerire.

Bea­tri­ce Bri­gno­ne e il Comi­ta­to Orga­niz­za­ti­vo di Possibile

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