Possibile ha scelto di presentarsi alle europee con Europa Verde a sostegno dei Verdi Europei. Siamo orgogliosi che il progetto di Europa Verde sia andato in porto: la creazione di una lista ecologista, europeista, solidale, femminista. L’ idea che vogliamo portare con determinazione in Europa poggia sulla riconversione ecologica dei processi produttivi, in modo da poter modificare nel profondo la società, renderla sostenibile a 360°, a partire certamente dall’ambiente ma estendendo il concetto alla società tutta, alla cultura, all’economia. Non riteniamo di avere avversari in questa competizione: abbiamo altre compagne e altri compagni di strada, ma le loro politiche ci sembrano semplicemente insufficienti. È il momento di dare una svolta decisiva: lo faremo grazie alle cinque donne che capeggeranno le nostre liste nelle varie circoscrizioni elettorali.
Giustizia sociale
L’Europa che vogliamo non è quella di chi preferisce gli OGM all’agricoltura biologica, il fossile alle rinnovabili. La nostra Europa vuole giustizia sociale e si batte contro il cambiamento climatico. La Lista Europa Verde vuole essere la casa, non solo degli ambientalisti, ma di tutti quei cittadini delusi dalle politiche del M5S e del PD. Non si può affermare di sentirsi vicini a Greta quando si approvano provvedimenti criminosi nei confronti dell’ambiente e le generazioni attuali e future. Europa Verde è una proposta contro l’ipocrisia della politica.
Restituire il futuro ai giovani
Siamo convinti che in Italia ci sia bisogno di restituire il futuro ai giovani a cui è stato sottratto. Sotto il simbolo dei Verdi Europei, vogliamo rispondere a un Paese in fermento e siamo convinti che l’impegno sempre profuso, sia dai Verdi che da Possibile, sui temi ambientali, faccia di noi dei portatori sani di questa buona politica. Il nostro scopo è quello di coinvolgere i giovani e le famiglie, così da contrapporre l’amore e la speranza per una società sostenibile all’odio che dilaga nel Paese.
La prima risposta che diamo è l’unità con cui abbiamo costruito la lista ecologista per le europee. Le idee dei giovani devono trovare una rappresentanza politica che si traduca nella concretezza con cui il gruppo dei Verdi europei ha già lavorato in questi ultimi cinque anni.
Europa Verde è un progetto ecologista e progressista che vuole rispondere alle istanze dei giovani scesi in piazza, aderendo allo sciopero globale per il clima, per chiedere nuove politiche. Ma in questa lista ci sono anche proposte concentrate sul protagonismo femminile, per rovesciare gli schemi. Con i Fridays for Future, ci sono migliaia di giovani che dicono alla politica di fare presto. Ricordandoci che non c’è tempo da perdere per salvare il pianeta.
Perché non c’è un pianeta B.
I NOSTRI CANDIDATI
Nella corsa verso il voto del 26 maggio sosterremo liste profondamente rinnovate, grazie alla presenza di volti tanto nuovi per la politica nazionale quanto conosciuti per l’impegno per la giustizia sociale e la giustizia climatica nei territori cui appartengono. Liste che comprenderanno la nostra segretaria Beatrice Brignone(nella circoscrizione Italia Centrale), il nostro fondatore Giuseppe Civati (nelle circoscrizioni Italia Nord-Occidentale e Italia Centrale) a Annalisa Corrado come capolista della circoscrizione Italia Centrale.
Con loro un gruppo straordinario di ragazze e ragazzi: Chiara Bertogalli e Fatou Boro LO (Italia Nord-Orientale), Martina Comparelli, Francesca Druetti, Silvia Parodi, Benedetta Rinaldi e Chiara Rossini (Italia Nord-Occidentale), Nicoletta Dentico, Anna Chiara Forte e Umberto Zimarri (Italia Centrale), Filly Pollinzi e Emanuela Trimarchi (Italia Meridionale).
Ragazze, soprattutto (13 candidate su 15), perché le donne sono l’unica vera opposizione allo stato pietoso, dannoso, terminale in cui versa la Politica in ogni angolo del mondo. E il riscatto di questo Paese e dell’Europa passa da loro.
Sappiamo che non è una sfida facile, ma calcoli e pallottolieri non fanno per noi. Non abbiamo paura, perché sappiamo che non c’è più tempo, il momento di assumersi le proprie responsabilità, di fare rete insieme, di reagire, è ora.
Non abbiamo più tempo da perdere.
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Questi sono i modi per sostenere le candidate e i candidati di Possibile in Europa Verde:
Con una donazione attraverso il sito di Possibile;
Contribuendo alla raccolta fondi attivata su Gofundme, ricordando che metà di tutte le donazioni che raccoglieremo attraverso questa campagna sarà utilizzata per piantare alberi;
Scrivendo S36 nello spazio riservato al 2X1000 della tua dichiarazione dei redditi: un aiuto di cui abbiamo bisogno, un aiuto che non costa nulla.
Grazie al tuo aiuto porteremo in Italia il programma dei Verdi Europei, il partito europeo con il curriculum migliore per affrontare la più grande crisi del nostro tempo, e porteremo all’interno della campagna elettorale i contenuti e le proposte del nostro Manifesto.
SETTE PUNTI PER LA GIUSTIZIA CLIMATICA
I 7 punti per la Giustizia climatica
- Nuova energia per una nuova economia: 100% di energie rinnovabili, eliminare l’energia fossile e nucleare in tutta Europa, creare nuovo lavoro in un nuovo sistema produttivo.
- L’unico confine, i Diritti Umani: Vogliamo una Politica comune dell’accoglienza, un sistema sociale aperto e inclusivo. Canali umanitari, flussi per l’immigrazione legale e un meccanismo di ricollocazione permanente, vincolante ed equo.
- Cibo Terra Trasformazione: una nuova Politica comune per creare un sistema agricolo diffuso delle produzioni di base e sostituire gli attuali grandi impianti. Sostegno agli agricoltori che decidono di abbandonare l’uso di fertilizzanti chimici e fitofarmaci.
- Decisioni locali, decisioni trasparenti: Rafforziamo il Parlamento Europeo per una vera rappresentanza popolare. Decidere insieme come cambiare il nostro modello di sviluppo.
- Fisco comune e condivisione: una Politica fiscale per sostenere il Piano della Transizione all’Economia Verde. Eliminare il divario tra i sistemi fiscali nazionali. Fermare l’ elusione fiscale dei grandi gruppi economici e finanziari. Salario minimo e reddito minimo europeo.
- Parità di genere e diritti: azzerare il divario retributivo di genere, per una vera parità culturale, professionale, civile. Riconoscimento dei diritti civili delle persone LGBTQI senza distinzioni di sorta.
- Conoscenza come antidoto al climate change: Istruzione e Ricerca per generare un’idea di mondo innovativa e un diverso approccio alla convivenza fra le persone e i popoli.