Con il suo ultimo libro, Lussuria, il giornalista dell’Espresso Emiliano Fittipaldi ha disvelato, con documenti e dati precisi, la situazione a volte di grave sottovalutazione ed altre di vera e propria copertura degli abusi sessuali compiuti nei confronti di minori da parte di soggetti appartenenti alla Chiesa.
Noi di Possibile, che della tutela dei minori abbiamo fatto una precisa linea di elaborazione e proposta politica (l’ultima, in ordine di tempo, è stata la battaglia sui minori stranieri non accompagnati ma ricordiamo la nostra ferma critica alla legge sulle unioni civili amputata della stepchild adoption) da tempo ci interroghiamo su come, da legislatori, possiamo concretamente intervenire per scoperchiare il velo di omertà che protegge gli autori di questi crimini odiosi e per superare la regola di diritto canonico, recepita dai Patti Lateranensi e dal Concordato, per cui il chierico che abbia notizia di un reato (come quello di pedofilia) non ha alcun obbligo giuridico di riferirne alla magistratura dello Stato italiano.
Da questa constatazione (l’esistenza di un vero e proprio ostacolo giuridico al perseguimento di questi reati) è partito il nostro studio per trovare una soluzione.
Trattandosi di materia concordataria, disciplinata da accordi tra Santa Sede e Stato italiano, non potevamo immaginare una norma statale che, unilateralmente, rimuovesse questo ostacolo.
Abbiamo dunque proposto una mozione da sottoporre al Parlamento, che se approvata, imporrà al Governo di promuovere la negoziazione di un accordo con la Santa Sede, nella qualità di supremo organo di governo della Chiesa cattolica, che, nel rispetto dell’indipendenza degli ordinamenti civile e canonico e della distinzione della sfera propria a ciascuno riservata secondo i princìpi della Costituzione, disciplini – eventualmente, ove ritenuto congruo dalle Parti, mediante protocollo aggiuntivo al vigente Concordato secondo le procedure di cui all’articolo 7, secondo comma, della Costituzione – gli aspetti della cooperazione e della mutua assistenza giudiziaria tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica nell’esercizio delle funzioni dei rispettivi organi giurisdizionali e, per quanto attiene in particolare alla materia penale, limitatamente alle fattispecie di doppia incriminazione rilevanti per entrambi gli ordinamenti, con particolare riferimento agli abusi sessuali su minori.
Una battaglia di giustizia, di diritti, di laicità che confidiamo possa trovare il più largo consenso tra deputati e senatori.
Ne parleremo domani, mercoledì 10 maggio alle 14.30 in una Conferenza Stampa alla Camera dei Deputati insieme a Emiliano Fittipaldi (giornalista de L’Espresso), Carla Corsetti (segretaria nazionale di Democrazia Atea e giurista), Andrea Pertici (ordinario di diritto costituzionale all’Università di Pisa), Enzo Marzo (presidente di Critica Liberale).
Giuseppe Civati
Andrea Maestri