Famiglia, Brignone: M5S sostiene ddl Pillon, sue proteste di facciata

“Ade­ria­mo oggi all’ap­pel­lo dei 240 giu­ri­sti che han­no chie­sto uffi­cial­men­te al pre­si­den­te del Con­si­glio Con­te di revo­ca­re il patro­ci­nio di Palaz­zo Chi­gi al con­gres­so del­la fami­glia, in pro­gram­ma a Vero­na. Anche per­ché, nono­stan­te l’an­nun­cio di ieri del pre­mier, que­sta mat­ti­na il patro­ci­nio resta ben visi­bi­le sul sito inter­net del con­gres­so. La bat­ta­glia dun­que non è fini­ta: di que­sto ese­cu­ti­vo non ci si può fida­re nem­me­no di fron­te agli impe­gni assun­ti in manie­ra uffi­cia­le”. Lo dichia­ra la segre­ta­ria di Pos­si­bi­le, Bea­tri­ce Bri­gno­ne.

“Ma l’at­ten­zio­ne — aggiun­ge Bri­gno­ne — deve resta­re alta nel­le pros­si­me set­ti­ma­ne: oltre all’ap­pun­ta­men­to oscu­ran­ti­sta di Vero­na, c’è un pat­to di gover­no allar­man­te. Il Movi­men­to 5 Stel­le ha fir­ma­to il ddl Pil­lon con i par­la­men­ta­ri D’An­ge­lo, Evan­ge­li­sta, Giar­rus­so e Ric­car­di: è chia­ro il pro­get­to di aval­la­re la pro­po­sta leghi­sta, come han­no fat­to fino­ra su tut­ti i prov­ve­di­men­ti impo­sti da Sal­vi­ni. Il M5S vuo­le le don­ne chiu­se in casa, a fare le madri, asser­vi­te agli uomi­ni. Le pro­te­ste di Di Maio e Spa­da­fo­ra sono solo di fac­cia­ta”.

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