Una campagna su Twitter e Facebook per chiedere il riconoscimento del genitore di fatto, è questa l’ultima iniziativa di Famiglie Arcobaleno, associazione dei genitori omosessuali. «Dai giornali — dichiara la nuova presidente, Marilena Grassadonia - apprendiamo che il nuovo disegno di legge sulle unioni civili potrebbe essere approvato senza le norme che permettono il riconoscimento del genitore di fatto, a tutela dei figli di coppie gay e lesbiche». In Italia «ci sono centinaia di bambini cresciuti da due mamme o da due papà ma, per la legge, sono figli di genitori single: l’unico genitore riconosciuto è cioè quello che ha un legame biologico con il bambino. La stepchild adoption – che non è la possibilità per i gay e le lesbiche di adottare e che quindi sarebbe meglio chiamare “riconoscimento del genitore di fatto” – permette di coprire questo vulnus dando la possibilità al genitore legalmente non riconosciuto di essere registrato come genitore a tutti gli effetti».
«Gli oppositori del Ddl Cirinnà — prosegue l’associazione — dicono che il riconoscimento del genitore di fatto è sbagliato perché “legittima la genitorialità gay”. Sono bugie sulla pelle dei bambini: gay e lesbiche continueranno ad avere figli ma, senza una legge, saranno sempre bambini con meno diritti degli altri, esposti a mille difficoltà nel quotidiano e a gravi rischi in caso di lutti in famiglia, o separazioni».
D’altra parte era stato lo stesso premier Matteo Renzi, nel novembre 2013, durante la campagna che lo portò a essere eletto segretario del Partito Democratico, a dichiarare:
«Noi – commenta Marilena Grassadonia – siamo ancora dalla parte di Ernesto e dalla parte di tutti i bambini che, come lui, aspettano di avere gli stessi diritti dei figli di Matteo Renzi. Ci preoccupa leggere di “libertà di coscienza” su un tema che attiene i diritti fondamentali e ci amareggia leggere ricostruzioni dove fantomatici sondaggi avrebbero convinto il premier della necessità di frenare. Per questo da oggi e ogni tre giorni pubblicheremo su Twitter e Facebook un appello al premier dove gli presenteremo, una dopo l’altra, tutte le nostre famiglie attraverso l’hashtag #figlisenzadiritti. In Italia ci sono centinaia di bambini come Ernesto, Renzi e il parlamento non possono ignorarli. Non ci fermeremo finché non sarà approvata una legge che porti l’Italia al passo del resto d’Europa».
Possibile aderisce a questa campagna e invita anche tutti voi a sostenerla.