Finalmente un passo avanti sulla cannabis!
In Francia, però, dove il Ministro della solidarietà e della salute Véran ha autorizzato la sperimentazione della #cannabisterapeutica in 215 strutture ospedaliere volontarie.
La sperimentazione della #cannabis medica è stata lanciata venerdì 26 marzo all’ospedale universitario di Clermont-Ferrand, con la prima prescrizione a un paziente. Un esperimento che mira a raccogliere i primi dati francesi sull’efficacia e la sicurezza della cannabis come medicinale, nonché a preparare i canali per la sua eventuale disponibilità. Circa 3.000 pazienti saranno monitorati in 215 strutture volontarie selezionate dall’Agenzia nazionale francese per la sicurezza dei medicinali. La prescrizione sarà consentita in 5 casi:
- dolore neuropatico refrattario ai trattamenti disponibili;
- alcune forme di epilessia;
- alcuni sintomi intrattabili in oncologia;
- alcune situazioni palliative;
- spasticità dolorosa che accompagna alcune malattie del sistema nervoso centrale.
La sperimentazione darà i suoi risultati nel settembre 2023.
Parallelamente, il governo francese si prepara a intavolare in Assemblea Nazionale e Senato una discussione sul consumo di cannabis a scopo ricreativo, in seguito alla consultazione cittadina lanciata tra gennaio e febbraio 2021. Il ministro dell’interno Gérald Darmanin, che ha fatto della lotta contro il traffico di droga una priorità, ha detto a settembre che era contrario a legalizzare “questa merda”. Tuttavia, l’86% è a favore dell’apertura della produzione agli individui, come dimostra la consultazione dei cittadini lanciata dal governo. Le commissioni create ad hoc per presentare il disegno di legge vedono la presenza di esponenti di quasi tutto l’arco politico (ad esclusione di Rassemblement National).
Questo cambiamento epocale favorirebbe anche un’inversione di tendenza dei giovani francesi, sempre più lontani dalle campagne negli ultimi 20 anni: la nascita di una nuova filiera agricola di dimensioni considerevoli può essere vista come chiave per la rinascita di aree interni e sempre più spopolate.
Se son cime, insomma, fioriranno a beneficio di tutte e tutti: casse statali francesi in primis.
Matthias Fiore