“Mentre il Monte dei Paschi “raccomandato” affossa gli altri istituti di credito, nonostante i loro giudizi positivi ottenuti nello stress test, l’annuncio di una dotazione finanziaria, proveniente dal fondo Atlante II, che gestirà i crediti deteriorati non esigibili del Monte dei Paschi di Siena, è a rischio.
Infatti, all’interno dell’Adepp, l’associazione che riunisce 19 casse di previdenza, convinta dal Governo a partecipare, con 500 milioni di euro, il dissenso è diffuso e l’operazione non convince gli iscritti” — così in una nota i deputati di Possibile Pippo Civati e Andrea Maestri.
“Contrari alla partecipazione — continuano Civati e Maestri si sono già dichiarate, oltre all’Associazione forense MGA — Mobilitazione Generale degli Avvocati, per la quale abbiamo ieri presentato un’interrogazione, le casse dei commercialisti, dei veterinari, l’Inarcasssa (ingegneri e architetti) e l’ente pluri categoriale dei chimici, attuari, agronomi, forestali e geologi.
Le raccomandazione delle ultime ore del Sottosegretario Baretta sul limitato rischio dell’investimento rispetto alle risorse di cui dispongono non elimina le perplessità tra gli iscritti alle casse professionali, soprattutto su quelle in difficoltà patrimoniale come Enpam, Inpgi e l’Enarsarco dove c’è il rischio concreto che non riescano a dimostrare la loro sostenibilità finanziaria da qui a 50 anni, come previsto dalla riforma Fornero, pena il trasferimento sotto il controllo dell’Inps.
Non si capisce poi come potranno i rispettivi Consigli di Amministrazione riuscire a deliberare una decisione entro l’8 agosto, termine per le sottoscrizioni al Fondo Atlante II, se non esiste ancora un testo o un prospetto di investimento da far votare ai CdA” hanno concluso.