Fraunhofer non è un terzino del Borussia (ovvero una sera con Walter Tocci)

Ci sono cose cita­tis­si­me nel­la let­te­ra­tu­ra poli­ti­ca ita­lia­na che poi spa­ri­sco­no nel­la real­tà.

Una di que­ste è la cita­tis­si­ma socie­tà Frau­n­ho­fer (il tede­sco va di moda). In libre­ria la tro­va­te cita­ta da due libri di note­vo­le dif­fu­sio­ne, quel­lo di Bre­ra e Nesi (Tut­to è in fran­tu­mi e dan­za) e il sag­gio di Pro­di (Il pia­no inclinato).

Eppu­re in Ita­lia non si fa, se non a Bol­za­no (anzi, meglio, Bozen). Sareb­be un modo per accom­pa­gna­re nel­la ricer­ca il siste­ma del­la pic­co­la e media impre­sa. Per offri­re una spon­da di qua­li­tà, per dare al siste­ma la «ricer­ca appli­ca­ta» che è dif­fi­ci­le svi­lup­pa­re in solitudine.

In Ger­ma­nia sono 60, ci lavo­ra­no miglia­ia di per­so­ne (di scien­zia­ti e ricer­ca­to­ri, per capir­ci), ha bud­get impor­tan­ti, intor­no ai due miliar­di di euro complessivamente.

Per Nesi si trat­ta del­la chia­ve vera del suc­ces­so indu­stria­le del­la Ger­ma­nia, con­trap­po­sto alla sua Ita­lia e alla sua Pra­to, in particolare.

Per Pro­di si trat­ta di una opzio­ne che potreb­be esse­re spe­ri­men­ta­ta da alcu­ne regio­ni, in alcu­ni settori.

Chi ne ha par­la­to meglio di tut­ti è sta­to, come spes­so gli capi­ta, Wal­ter Toc­ci, con cui que­sta sera ci con­fron­tia­mo (via Ali­bert 5a, a Roma, ore 21). All’insegna di una col­la­bo­ra­zio­ne tra il siste­ma pub­bli­co e quel­lo pri­va­to (che insie­me si dovreb­be­ro chia­ma­re Repub­bli­ca), per cre­sce­re non solo quan­ti­ta­ti­va­men­te, ma in qua­li­tà e valo­re.

Per rimet­te­re al cen­tro un’innovazione non reto­ri­ca (come appun­to sono rima­sti tut­ti i richia­mi alla Frau­n­ho­fer), per ricor­da­re che la pri­ma cosa da finan­zia­re, pri­ma di tut­to quan­to il resto, è la scuo­la e la ricer­ca.

Vale per Frau­n­ho­fer, vale per il dirit­to allo stu­dio, per cui ci vor­reb­be poco meno di un miliar­do, per arri­va­re agli stan­dard euro­pei. Il miglior inve­sti­men­to sul futu­ro è fat­to da que­sto. E come ricor­da Car­lo Mas­si­ro­ni con la sua «Impre­sa pos­si­bi­le», tut­to que­sto va asso­cia­to al soste­gno alla ricon­ver­sio­ne pro­dut­ti­va, al recu­pe­ro del­le ini­zia­ti­ve impren­di­to­ria­li che chiu­do­no o delo­ca­liz­za­no, al pro­ta­go­ni­smo di chi sa fare il suo lavo­ro. E come sape­te que­sta «tran­si­zio­ne» va imme­dia­ta­men­te decli­na­ta in sen­so eco­lo­gi­co, per­ché è lì la chia­ve di qua­si tutto.

Ne par­lia­mo sta­se­ra con Wal­ter, come sem­pre, nel­la spe­ran­za che oltre alle cita­zio­ni si pos­sa pas­sa­re pre­sto alle traduzioni.

Ne abbia­mo biso­gno. Urgentemente.

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Riforma Bernini del sistema universitario: mobilitiamoci

Avrai pro­ba­bil­men­te sen­ti­to par­la­re del­la rifor­ma del siste­ma uni­ver­si­ta­rio volu­ta dal­la mini­stra Ber­ni­ni e dal mini­ste­ro del­la ricer­ca. Come saprai, seb­be­ne la rifor­ma nasca come

Udine, 14 ottobre: in piazza per la Palestina

Abbia­mo appre­so con delu­sio­ne la scel­ta del Sin­da­co di Udi­ne di con­ce­de­re il patro­ci­nio, pre­ce­den­te­men­te nega­to, alla par­ti­ta Ita­lia — Israe­le che si dispu­te­rà a