Nessuna tassa sulla prima casa, dice Berlusconi: fatto, può rispondere Renzi.
Nessuna tassa sulla successione: non intervenuto, lasciando tutto così com’era.
Nessuna tassa sulla prima auto: solo accennato, ma poi non si è concretizzato.
Chiusura vera di Equitalia: c’ha provato («via Equitalia!», lo slogan).
Uso dei contanti fino a 8000 euro: li ha portati a 3000, spiegando che comunque il limite non serve (quindi dando di fatto ragione a Berlusconi).
Dall’analisi delle real issues di Berlusconi si comprende come alla fine non sia così diverso il programma di Forza Italia dal governo precedente e da quello attuale. Le misure sono le stesse, solo un «po’ di più», un renzismo finalmente realizzato, insomma, quello che Berlusconi propone al Paese. Alla fine, non c’è programma che sia più vicino a quello di Renzi. Per scelta degli argomenti, per le soluzioni individuate, per le promesse lanciate e rilanciate. Finalmente si parla di cose.
A questo punto, con tutti quelli che si vogliono alleare con il Pd, da Pisapia a Alfano, perché escludere Berlusconi?