[vc_row][vc_column][vc_column_text]Perché Generazione G, sabato 30 novembre in via Ugo Tarchetti 2 all’Hotel NH Milano Touring (non al Centro Marchesi come precedentemente comunicato), è un evento diverso dal solito?
PARTECIPA A GENERAZIONE G
Gli appuntamenti politici non mancano, e anzi in quest’ultimo periodo c’è l’imbarazzo della scelta: ci sono le assemblee di partito — anzi, di partiti — le fondazioni e le associazioni sempre attive, le iniziative di area con il loro giro di relatori, e ovviamente il momento catartico nelle piazze, molto vive in queste ultime settimane.
Si tratta di occasioni che anche Possibile organizza, e continuerà a organizzare, e a cui partecipa, ma questa volta abbiamo provato a fare qualcosa di diverso. Siccome nel tempo ci siamo resi conto che la richiesta di formazione è sempre molto alta, abbiamo quindi pensato non al solito convegno con cento ospiti che intervengono per cinque minuti a testa, nella necessità di condensare quel che hanno da dire in pochissimi istanti, non a una sfilata per le vie del centro storico, ma a una giornata di studio, in cui a chi parla è richiesto di tenere una vera e propria lezione, di un’ora circa. Abbiamo perciò cercato qualcuno con qualcosa da dire, insomma, magari fuori dal solito giro della convegnistica di sinistra, e gli abbiamo chiesto di spiegarci cosa fa, allacciandosi a un tema — quello generazionale — che abbiamo individuato per questa giornata.
Nella speranza che qualcosa rimanga, in chi partecipa, perché in quest’epoca di velocità, di polemiche del giorno da commentare sui social, di bacheche e timeline che aggiornandosi cancellano le questioni senza che vi sia mai il tempo di approfondirle, l’impressione fortissima è che tutto scivoli via, che si costruiscano e si rafforzino opinioni basate sulla superficialità, sull’impressione del momento. E questo non va bene, poiché così facendo si liquidano nell’emotività di un momento temi che invece sono grandi, e richiedono conoscenza, fatica, e un impegno che dura nel tempo. Lo sono certamente quelli che caratterizzeranno la giornata di generazione G: la gig economy e il lavoro privato dei diritti, l’integrazione e l’accoglienza, l’emergenza climatica, la cultura delle differenze e la parità dei diritti. Non sono cose che si possono liquidare in cinque minuti di slogan.
Generazione G è quindi un tentativo controcorrente, rispetto al panorama attuale, ma proprio per questo necessario.
Noi ci proviamo, come sempre.
PARTECIPA A GENERAZIONE G
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]