Giornata mondiale della fauna selvatica: il nostro impegno per tutelare la biodiversità

Noi esseri umani, homo sapiens, pur essendo una delle specie più evolute siamo fisicamente vulnerabili. Siamo ancora degli organismi che per vivere o sopravvivere siamo totalmente dipendenti da altri organismi e a questa ferrea legge della dipendenza tra specie non ci possiamo sottrare.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Oggi è la Gior­na­ta Mon­dia­le del­la Fau­na Sel­va­ti­ca, isti­tui­ta dall’Assemblea Gene­ra­le del­le Nazio­ni Uni­te nel lon­ta­no 2013. L’edizione del 2020 accen­de i fari sul­la bio­di­ver­si­tà con uno slo­gan deci­sa­men­te inte­res­san­te: “soste­ne­re tut­ta la vita sul­la Ter­ra”. Se l’uomo vuo­le sal­var­si deve ten­ta­re di pre­ser­va­re la bio­di­ver­si­tà in tut­to il mon­do, con­cen­tran­do­si soprat­tut­to sul­la tute­la del­le spe­cie a rischio estinzione.

Noi esse­ri uma­ni, homo sapiens, pur essen­do una del­le spe­cie più evo­lu­te sia­mo fisi­ca­men­te vul­ne­ra­bi­li. Sia­mo anco­ra degli orga­ni­smi che per vive­re o soprav­vi­ve­re sia­mo total­men­te dipen­den­ti da altri orga­ni­smi e a que­sta fer­rea leg­ge del­la dipen­den­za tra spe­cie non ci pos­sia­mo sottrare.

Pur­trop­po ci com­por­tia­mo come la bio­sfe­ra ci appar­te­nes­se, men­tre sia­mo noi che appar­te­nia­mo a lei.

E qui in que­sto rap­por­to con la bio­sfe­ra, entra in gio­co la bio­di­ver­si­tà. Una paro­la par­ti­co­la­re: bios, di ori­gi­ne gre­ca, che signi­fi­ca vita e diver­si­tas, di ori­gi­ne lati­na, che signi­fi­ca diversità.

Per­ché la bio­di­ver­si­tà che rap­pre­sen­ta la diver­si­tà del­le for­me di vita pre­sen­ti sul­la Ter­ra – sia­no esse pian­te, ani­ma­li, bat­te­ri, fun­ghi non impor­ta – è la con­nes­sio­ne a noi più vici­na, quel­la con cui ci relazioniamo.

Mol­ta del­la bio­di­ver­si­tà sta spa­ren­do per col­pa dell’uomo e del­le atti­vi­tà antro­pi­che. Ma cosa suc­ce­de­rà se oltre alle spe­cie già estin­te per col­pa nostra, doves­se spa­ri­re nel bre­ve perio­do anche il 10–15% del­le spe­cie rima­nen­ti? Via via che aumen­ta il nume­ro di spe­cie che scom­pa­io­no, o sono sul pun­to di estin­guer­si, il rit­mo di estin­zio­ne dei super­sti­ti acce­le­ra.

Sic­co­me “tut­to è con­nes­sio­ne e tut­to è rela­zio­ne” oggi diven­ta fon­da­men­ta­le per por­ta­re a casa il risul­ta­to di “soste­ne­re tut­ta la vita del­la Ter­ra” imma­gi­na­re e lavo­ra­re per con­ser­va­re, imple­men­ta­re la pre­sen­za del­la Natu­ra sul­la terra.

Rete eco­lo­gi­ca, bio­di­ver­si­tà e bio­sfe­ra sono una sor­ta di tri­ni­tà lai­ca per sal­va­re il pia­ne­ta e sal­va­re anche noi stessi.

Pur­trop­po que­sti discor­si sono lon­ta­ni dall’agenda poli­ti­ca nazio­na­le ed Euro­pea. Spet­ta a noi con­ti­nua­re in que­sta lot­ta e soprat­tut­to con­ti­nua­re in ciò che è giusto.

Wal­ter Girardi[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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