Giulio Regeni, il fango, i dittatori e il coraggio che manca

E' passato un anno, un anno in cui il cadavere di Regeni è stato ricoperto di fango. Ancora. Eppure dentro questa storia sanguina anche la timidezza compiacente di chi continua a demandare alla magistratura un ruolo che è soprattutto politico: l'accettazione silente di regimi dittatoriali di bastardi senza gloria che banchettano sui diritti del mondo in cambio di buone commesse commerciali è una responsabilità anche dell'Italia e dell'Europa.

Un anno. È pas­sa­to un anno dal­la mor­te di Giu­lio Rege­ni, tra­scor­so tra la tor­tu­ra di un Egit­to che ha aggiun­to men­zo­gne e fan­go al dolo­re e un’I­ta­lia (poli­ti­ca) che ha con­ti­nua­to a bal­bet­ta­re. Bugie tra­ve­sti­te da ipo­te­si rove­scia­te sul tavo­lo del­l’o­pi­nio­ne pub­bli­ca da al Sisi e i suoi scu­gniz­zi: pri­ma l’in­ci­den­te stra­da­le, poi l’in­da­gi­ne su Rege­ni pri­ma nega­ta e poi rico­no­sciu­ta, la vigliac­ca mes­sin­sce­na dei quat­tro rapi­na­to­ri e del pas­sa­por­to ritro­va­to e per ulti­ma la tesi del com­plot­to internazionale.

Un anno in cui il cada­ve­re di Rege­ni è sta­to rico­per­to di fan­go. Anco­ra. Eppu­re den­tro que­sta sto­ria san­gui­na anche la timi­dez­za com­pia­cen­te di chi con­ti­nua a deman­da­re alla magi­stra­tu­ra un ruo­lo che è soprat­tut­to poli­ti­co: l’ac­cet­ta­zio­ne silen­te di regi­mi dit­ta­to­ria­li di bastar­di sen­za glo­ria che ban­chet­ta­no sui dirit­ti del mon­do in cam­bio di buo­ne com­mes­se com­mer­cia­li è una respon­sa­bi­li­tà anche del­l’I­ta­lia e dell’Europa.

Come ripor­ta Let­te­ra 43 il pote­re di al Sisi è soste­nu­to da Putin nel “ten­ta­ti­vo di acca­par­rar­si in Libia, attra­ver­so il gene­ra­le Kha­li­fa Haf­tar da loro sti­pen­dia­to, l’a­rea di influen­za del­la Cire­nai­ca”. È il pri­mo inter­lo­cu­to­re di quel­l’Ara­bia Sau­di­ta (di cui anche l’I­ta­lia si fre­gia di esse­re ami­ca) “che ave­va stac­ca­to il rubi­net­to al gover­no Mor­si del­la Fra­tel­lan­za musul­ma­na e lo ha forag­gia­to per il gol­pe e dopo”. E l’Ita­lia per scam­bi com­mer­cia­li “è segui­ta da Fran­cia e Ger­ma­nia, non a caso al Sisi ante­po­se Roma a Pari­gi come pri­ma tap­pa del suo pri­mo viag­gio in Euro­pa nel 2014 e tra i due Pae­si è un via vai di dele­ga­zio­ni isti­tu­zio­na­li e com­mer­cia­li: alla sco­per­ta del cor­po di Rege­ni, l’al­lo­ra mini­stro del­lo Svi­lup­po eco­no­mi­co Fede­ri­ca Gui­di era al Cai­ro in mis­sio­ne e dovet­te inter­rom­per­la”. Tra Ita­lia e Egit­to nel 2015 sono pas­sa­ti 5 miliar­di di euro (soprat­tu­to nel set­to­re del­la mec­ca­ni­ca) con l’an­nun­cio trion­fan­te di Palaz­zo Chi­gi, ai tem­pi, di supe­ra­re i 6 miliar­di di euro nel­l’an­no suc­ces­si­vo.

E non c’è solo Giu­lio Rege­ni: nel World Report del 2017, Human Rights Watch, Amne­sty Inter­na­tio­nal denun­cia un «con­so­li­da­men­to del­la repres­sio­ne sot­to al Sisi», nel­l’an­no pas­sa­to, per  «inde­bo­li­re la socie­tà civi­le» e «cri­mi­na­liz­za­re il lavo­ro dei difen­so­ri dei dirit­ti uma­ni». Secon­do Amne­sty: «nel 2016 le for­ze di sicu­rez­za egi­zia­ne han­no tor­tu­ra­to di rou­ti­ne i dete­nu­ti e fat­to scom­pa­ri­re cen­ti­na­ia di per­so­ne». Ecco il gor­go in cui è fini­to Giulio.

C’è un mon­do che tut­ti dico­no di voler cam­bia­re e intan­to sot­to ban­co con­ti­nua­no a finan­zia­re lau­ta­men­te. Oggi il mini­stro Alfa­no chie­de “un minu­to di silen­zio per Giu­lio” e inve­ce for­se sareb­be il caso di alza­re la voce e di finir­la con que­sto dete­sta­bi­le silen­zio. Oggi anco­ra di più.

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Udine, 14 ottobre: in piazza per la Palestina

Abbia­mo appre­so con delu­sio­ne la scel­ta del Sin­da­co di Udi­ne di con­ce­de­re il patro­ci­nio, pre­ce­den­te­men­te nega­to, alla par­ti­ta Ita­lia — Israe­le che si dispu­te­rà a

Regionali Liguria, Conferenza stampa di presentazione lista Alleanza Verdi Sinistra con Orlando, Bonelli, Fratoianni, Druetti

Gio­ve­dì 3 otto­bre alle ore 11.30, a Geno­va nel­la sala del­lo Space4business in via­le Bri­ga­ta Bisa­gno 2/25, con Andrea Orlan­do, can­di­da­to Pre­si­den­te del­la Regio­ne Ligu­ria, Ange­lo Bonel­li, por­ta­vo­ce nazio­na­le di Euro­pa Ver­de; Fran­ce­sca Druet­ti, segre­ta­ria nazio­na­le di Pos­si­bi­le e Nico­la Fra­to­ian­ni segre­ta­rio nazio­na­le di Sini­stra Italiana.