[vc_row][vc_column][vc_column_text]“Si apprende dal sito regionale di Repubblica.it che oggi, presso il Tar di Bologna, luogo di amministrazione della Giustizia, dove la Costituzione e le Leggi dovrebbero essere applicate al massimo grado, un magistrato avrebbe imposto ad una praticante avvocato che indossava il velo di toglierlo se voleva partecipare all’udienza: giustamente, a fronte di una richiesta illegittima e gravemente discriminatoria, la giovane collega si è rifiutata di togliere il velo, anche perché col viso scoperto e quindi perfettamente riconoscibile e identificabile. Ma ha dovuto lasciare l’aula d’udienza”. Lo dichiara il deputato di Possibile, Andrea Maestri, componente della Commissione Giustizia alla Camera ed esponente di Liberi e Uguali.
“Il magistrato amministrativo — aggiunge Maestri — avrebbe persino motivato la sua richiesta con il doveroso ‘rispetto della nostra cultura e delle nostra tradizione’, e non con l’indicazione di una norma asseritamente violata. Si tratta di un gravissimo e inammissibile abuso, rispetto al quale, oltre alla energica condanna etica e giuridica, serve quantomeno l’apertura di un immediato procedimento disciplinare”.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]