Come gli effetti della “Buona scuola” si stanno riversando sugli studenti

Quello che accade all’Istituto Salvemini di Casalecchio (Bo) è lo specchio di quanto avevamo annunciato durante l’estate: le conseguenze delle nefandezze della cosiddetta “Riforma della Buona Scuola” si sono riversate, oltre che sul personale scolastico, anche sugli alunni di tutta Italia.

Quel­lo che acca­de all’Isti­tu­to Sal­ve­mi­ni di Casa­lec­chio (Bo) è lo spec­chio di quan­to ave­va­mo annun­cia­to duran­te l’estate: le con­se­guen­ze del­le nefan­dez­ze del­la cosid­det­ta “Rifor­ma del­la Buo­na Scuo­la” si sono river­sa­te, oltre che sul per­so­na­le sco­la­sti­co, anche sugli alun­ni di tut­ta Ita­lia.

Ad anno sco­la­sti­co ini­zia­to da qua­si un mese, mol­tis­si­me scuo­le stan­no appli­can­do un ora­rio ridot­to per far fron­te alla man­can­za di inse­gnan­ti, in tut­ti  gli ordi­ni di scuo­la. Se già que­sta si pre­sen­ta come un’anomalia, una lesio­ne del dirit­to allo stu­dio san­ci­to dal­la Costi­tu­zio­ne, visto che ad ogni alun­no deve esse­re garan­ti­to un deter­mi­na­to mon­te ore, ancor più gra­ve risul­ta la man­can­za di inse­gnan­ti spe­cia­liz­za­ti in soste­gno, un aiu­to impre­scin­di­bi­le per i ragaz­zi affet­ti da disa­bi­li­tà.

Al Sal­ve­mi­ni, che  van­ta l’integrazione degli alun­ni disa­bi­li come un fio­re all’occhiello dell’Istituto, ben 30 alun­ni sui 60 disa­bi­li neces­si­ta­no di assi­sten­za con­ti­nua di un docen­te di soste­gno; ad oggi que­sti pro­fes­so­ri non sono in clas­se e il Diri­gen­te dell’Istituto, suo mal­gra­do, ha richie­sto alle fami­glie degli alun­ni con disa­bi­li­tà mol­to gra­ve  di tene­re a casa a tur­no i pro­pri ragaz­zi.

La Sena­tri­ce Fran­ce­sca Pugli­si (PD) sul­la vicen­da ha dichia­ra­to inac­cet­ta­bi­le la tur­na­zio­ne dei ragaz­zi disa­bi­li ed ha aggiun­to: “mi sem­bra anche inve­ro­si­mi­le una con­tra­rie­tà sin­da­ca­le all’utilizzo degli inse­gnan­ti di poten­zia­men­to che sono arri­va­ti in gran nume­ro per garan­ti­re le supplenze”.

L’On. Pugli­si pare così igno­ra­re due pun­ti impor­tan­tis­si­mi: innan­zi­tut­to che l’obiettivo del­la Rifor­ma for­te­men­te volu­ta dal suo Gover­no, e che sta alla base del pia­no straor­di­na­rio di assun­zio­ne, è quel­lo di for­ni­re alle scuo­le  docen­ti che pos­sa­no cura­re gli appro­fon­di­men­ti ed il poten­zia­men­to del­le aree indi­ca­te nel Pia­no Trien­na­le dell’Offerta For­ma­ti­va. Que­sti pro­fes­so­ri, all’atto pra­ti­co, ven­go­no inve­ce uti­liz­za­ti mol­to rara­men­te secon­do le loro com­pe­ten­ze, ma rim­bal­za­ti da una clas­se all’altra per copri­re le ore vuo­te, il tut­to in bar­ba alla Leg­ge che limi­ta il loro impie­go per le sup­plen­ze a non più di 10 gior­ni… non sarà che l’hanno scrit­to per sal­va­re le appa­ren­ze ma, come si evin­ce dal­le paro­le dell’on. Pugli­si, lo sco­po fos­se pro­prio quel­lo di fare di loro dei per­fet­ti “tap­pa­bu­chi”?

Anco­ra più incre­di­bi­le è che la respon­sa­bi­le Scuo­la del Par­ti­to Demo­cra­ti­co e capo­grup­po in Com­mis­sio­ne Istru­zio­ne non rile­vi che i sud­det­ti docen­ti di poten­zia­men­to potreb­be­ro, per la mag­gior par­te,  non esse­re spe­cia­liz­za­ti in soste­gno e dun­que, anche dero­gan­do in emer­gen­za la Leg­ge, non avreb­be­ro le com­pe­ten­ze spe­ci­fi­che neces­sa­rie per svol­ge­re la deli­ca­tis­si­ma man­sio­ne di dif­fe­ren­zia­re l’insegnamento per alun­ni che, date le loro dif­fi­col­tà, richie­do­no un per­cor­so indi­vi­dua­liz­za­to che è garan­ti­to dal­la Legge.

Appa­re infi­ne sin­go­la­re che la Sena­tri­ce, che sca­ri­ca le respon­sa­bi­li­tà a Diri­gen­te e Sin­da­ca­ti,  non rie­sca a vede­re il nes­so esi­sten­te tra i ritar­di cla­mo­ro­si che i pastic­ci del­la Buo­na Scuo­la han­no por­ta­to alle Ammi­ni­stra­zio­ni loca­li e la vicen­da del Sal­ve­mi­ni: 17 dei 18 docen­ti di soste­gno nomi­na­ti il 1 set­tem­bre han­no otte­nu­to l’assegnazione prov­vi­so­ria vici­no casa; sareb­be basta­to fare i tra­sfe­ri­men­ti nei tem­pi oppor­tu­ni e  sen­za miste­rio­si algo­rit­mi e con­se­guen­ti erro­ri ecla­tan­ti, per lo più non rico­no­sciu­ti dal Miur, per non ritro­var­si in una situa­zio­ne così grave.

Sia­mo pro­prio sicu­ri che sia il Diri­gen­te del Sal­ve­mi­ni a dover rive­de­re la pro­pria posizione?

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Mobilitiamoci contro il DDL Paura

Saba­to 16 novem­bre era­va­mo a Roma, in Sapien­za, per l’assemblea con­tro il ddl 1660, già ribat­tez­za­to ddl “Pau­ra”, o “Repres­sio­ne”, o “Unghe­ria”, a indi­ca­re dove

Il Governo Meloni sta indebolendo l’Università e la Ricerca

Il gover­no Melo­ni ha scel­to di ridur­re le spe­se per uni­ver­si­tà e ricer­ca, andan­do in con­tro­ten­den­za rispet­to alle poli­ti­che euro­pee, men­tre il costo del per­so­na­le e l’inflazione con­ti­nua­no a cre­sce­re, aggra­van­do le dif­fi­col­tà eco­no­mi­che degli ate­nei. Inol­tre, il nuo­vo sche­ma di distri­bu­zio­ne del FFO pre­mie­rà le uni­ver­si­tà in base ai risul­ta­ti del­la ricer­ca, ridu­cen­do le risor­se “pere­qua­ti­ve” desti­na­te a bilan­cia­re le disu­gua­glian­ze tra ate­nei, aumen­tan­do ulte­rior­men­te il diva­rio tra le università.