Succede che vi siano migranti che arrivano in Italia, ricevano un decreto di respingimento, ma non possano muoversi in alcun modo, neanche per ritornare nel Paese di origine. Anche volendo ottemperare all’obbligo del decreto, infatti, non sono in grado di farlo perché non sono in possesso di green pass rafforzato. E così si ritrovano in un limbo in condizioni insostenibili.
Interpellate, a Crotone, la Prefettura e la Questura hanno riconosciuto il vuoto legislativo, mentre i migranti sono stati condotti presso la stazione ferroviaria, da cui però non possono partire.
Sempre a Crotone, da sabato, stanno operando la Caritas e gli enti gestori dei progetti di accoglienza di Comune e Provincia (la rete SPRAR), su base volontaria, ma è una situazione che non potrà reggere a lungo perché quando i numeri dei respingimenti cresceranno sarà impossibile da gestire.
Ugualmente, a Siracusa i migranti che si trovano in queste condizioni sono accampati in un parcheggio coperto, a Ortigia, e anche in questo caso se ne stanno facendo carico le associazioni, mentre la Prefettura sta provando a intervenire.
Anche sottoponendoli a vaccinazione non ci sono i tempi tecnici per ottemperare al decreto e ottenere il certificato verde. Resta il fatto che si trovano in una specie di limbo: esistono per essere respinti, ma non per mangiare, dormire sotto un tetto e persino per ottemperare al respingimento stesso. Non tutti, infatti, si convincono a richiedere la protezione internazionale o a valutare ricorsi, ed è abbastanza comprensibile vista la loro situazione.
Chiediamo con forza che si prenda atto dell’esistenza di questi esseri umani, che vengano presi in carico dal Ministero dell’Interno e comunque dallo Stato Italiano per le necessità più immediate e che siano sottoposti a vaccinazione.
La pandemia purtroppo ha aumentato le disuguaglianze, soprattutto per chi, oltre a non avere una prospettiva di vita nel proprio Paese, non ha neppure a disposizione i vaccini. Ma, pur nella confusione delle normative emergenziali, mai avremmo pensato che ci si potesse semplicemente dimenticare delle persone.