Gli obiettivi raggiunti

Que­st’e­sta­te — e soprat­tut­to in que­sto mese di set­tem­bre — sui refe­ren­dum pro­po­sti da Pos­si­bi­le sono sta­te rac­col­te dav­ve­ro tan­te fir­me (alme­no tre­cen­to­mi­la oltre a quel­le non anco­ra cer­ti­fi­ca­te). L’o­biet­ti­vo era di rac­co­glier­ne cin­que­cen­to­mi­la, per cam­bia­re – già da que­sta pri­ma­ve­ra e in modo mol­to con­cre­to – alcu­ne scel­te com­piu­te da que­sto gover­no su demo­cra­zia, ambien­te, lavo­ro e scuo­la.

Ave­va­mo pro­po­sto sin dal­l’i­ni­zio a mol­te for­ze poli­ti­che e sin­da­ca­li e asso­cia­zio­ni di con­di­vi­de­re que­sto per­cor­so, di esse­re al nostro fian­co in que­sto con­cre­to modo di cam­bia­re alcu­ne poli­ti­che e con esse, pro­ba­bil­men­te, la poli­ti­ca. Sol­tan­to pochis­si­mi (come Green Ita­lia e Cri­ti­ca libe­ra­le) si sono uni­ti alle nostre richieste.

Così, alla fine le fir­me sono sta­te rac­col­te dal­le don­ne e gli uomi­ni di Pos­si­bi­le, una ad una, rag­giun­gen­do un nume­ro che da cin­que anni non era mai sta­to rag­giun­to da nes­su­no. E il mag­gior nume­ro di fir­me è sta­to con­se­gui­to sul que­si­to del pre­si­de mana­ger che par­te del­l’as­so­cia­zio­ni­smo avver­sa­va (pur dichia­ran­do­si con­tra­rio alla leg­ge), ma che inse­gnan­ti e geni­to­ri fir­ma­va­no a tut­to spiano.
Abbia­mo comun­que rag­giun­to alcu­ni bel­lis­si­mi obiettivi.

Sia­mo entra­ti in con­tat­to con cen­ti­na­ia di miglia­ia di per­so­ne desi­de­ro­se di par­la­re di poli­ti­ca. Di que­stio­ni con­cre­te come la demo­cra­zia, l’am­bien­te, il lavo­ro e la scuola.

Abbia­mo sti­mo­la­to un gran­de coin­vol­gi­men­to, facen­do di Pos­si­bi­le, già pri­ma del ter­mi­ne del­la sua fase fon­da­ti­va, quel­lo stru­men­to di par­te­ci­pa­zio­ne demo­cra­ti­ca che l’ar­ti­co­lo 49 asse­gna ai par­ti­ti poli­ti­ci.

Abbia­mo accom­pa­gna­to le Regio­ni nel­le loro deli­be­re per i refe­ren­dum con­tro le tri­vel­le che ave­va­mo pro­po­sto anche noi. In per­fet­ta con­so­nan­za. Infat­ti, le pri­me ini­zia­ti­ve su que­sto sono sta­te le nostre, che alcu­ni Pre­si­den­ti di Regio­ne han­no fir­ma­to e da lì poi si sono atti­va­ti per avan­za­re le richie­ste regionali.

Que­sto — lo abbia­mo det­to subi­to — è per noi un fat­to mol­to posi­ti­vo e per que­sto anche se l’i­ni­zia­ti­va refe­ren­da­ria dei cit­ta­di­ni non si com­ple­ta noi soster­re­mo con­vin­ta­men­te — con gli ami­ci di Green Ita­lia — i que­si­ti regio­na­li. Che sono (al di là di alcu­ne dif­fe­ren­ze tec­ni­che) i nostri quesiti.

Insom­ma, la par­te­ci­pa­zio­ne con­ti­nua e Pos­si­bi­le è e rimar­rà in pri­ma linea. Inten­de esser­ne il moto­re.

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

I padroni dicono di no a tutto. E per questo scioperiamo.

La stra­te­gia del capi­ta­li­smo è quel­la di ato­miz­za­re le riven­di­ca­zio­ni, met­ter­ci gli uni con­tro gli altri, indi­vi­dua­re un nemi­co invi­si­bi­le su cui svia­re l’attenzione, sosti­tui­re la lot­ta col­let­ti­va con tan­te lot­te indi­vi­dua­li che, pro­prio per que­sto, sono più debo­li e più faci­li da met­te­re a tacere.
Ma la gran­de par­te­ci­pa­zio­ne allo scio­pe­ro del 13 dicem­bre dimo­stra che la dimen­sio­ne col­let­ti­va del­la nostra lot­ta, del­le nostre riven­di­ca­zio­ni, non è perduta.