“Le parole di Matteo Salvini riescono ad avere tratti di ineguagliabile surrealismo. Il ministro dell’Interno, nella sua foga di infinita campagna elettorale, dice di non voler accettare la crescita con lo zero virgola. Ma è ormai da un anno al governo, con alleati che gli consentono di fare di tutto. Sarebbe bene che si assumesse le sue responsabilità, invece di individuare nemici immaginari. Insomma, le colpe sono anche sue”. Lo dichiara la segretaria di Possibile, Beatrice Brignone.
“La realtà — aggiunge Brignone — racconta di un Paese fermo, che rischia di scivolare verso una nuova recessione, e isolato in Europa. Questo accade perché manca una strategia, non c’è la volontà di fare delle politiche di rottura, puntando sulle opportunità della green economy: si sceglie un modello fallimentare. Così si preferisce la deregulation sugli appalti e le grandi opere, saccheggiando ulteriormente il territorio. Mentre servirebbero interventi concreti, come l’efficientamento energetico degli edifici e l’investimento, reale, sull’innovazione in grado di rispettare l’ambiente”.