“Matteo Salvini continua a credersi al di sopra della legge, ma la sospensione delle leggi per chi è stato eletto si chiama dittatura. Il ministro dell’Interno deve accettare il fatto di essere indagato: spetta ai giudici fare chiarezza, non può appellarsi al consenso popolare come continua a fare. In una democrazia esistono pesi e contrappesi: dovrebbe saperlo visto che ha giurato sulla Costituzione”. Lo dichiarano la segretaria di Possibile, Beatrice Brignone, e Andrea Maestri, della segreteria nazionale dello stesso partito, commentando le dichiarazioni rese sui social da Salvini contro i magistrati.
“Di fronte a questo scempio — aggiungono Brignone e Maestri — proseguirà la nostra mobilitazione politica e culturale. Domani saremo a Torino a discutere di opposizione, nei prossimi giorni saremo in tante altre città italiane, spiegando che il rispetto della legge è alla base di ogni sistema democratico. E nessuno, proprio nessuno, può pensare di aggirarlo, blaterando nelle dirette Facebook”.