Il 6 ottobre l’Italia si ama, Amandola

In que­ste set­ti­ma­ne in cui die­tro ine­si­sten­ti emer­gen­ze abbia­mo smar­ri­to il nostro sen­so di uma­ni­tà, con Pos­si­bi­le abbia­mo con­ti­nua­to a occu­par­ci di un’emergenza vera e mol­to lon­ta­na dall’essere risol­ta. Abbia­mo con­ti­nua­to a fre­quen­ta­re i ter­ri­to­ri col­pi­ti dal sisma, a incon­tra­re per­so­ne che vivo­no anco­ra lon­ta­ne da casa, a con­fron­tar­ci con tito­la­ri di impre­se che pro­va­no a rial­zar­si. Abbia­mo chie­sto loro cosa poter fare, come poter dare un aiu­to concreto.

I pro­ble­mi sono infi­ni­ti, cia­scu­no pro­va a dar­si da fare come può.

Ali­ce Cor­ra­di­ni è una gio­va­ne don­na che pro­va a man­da­re avan­ti l’omonima dit­ta di fami­glia ad Aman­do­la. Era­va­mo già anda­ti a tro­var­li quan­do anco­ra c’era la neve, poche set­ti­ma­ne dopo la deva­stan­te scos­sa dell’ottobre 2016 e fin da subi­to l’energia di Ali­ce è appar­sa con­ta­gio­sa; non ha mai abbas­sa­to la guar­dia, con la capar­bie­tà sua e del­la sua fami­glia e la gene­ro­si­tà di tan­ti ami­ci han­no ripre­so pre­sto la pro­du­zio­ne, ma gli osta­co­li sono tan­ti, pri­mo tra tut­ti la buro­cra­zia deva­stan­te, che ren­de tut­to com­pli­ca­to, len­to, ostile.

Nono­stan­te la grin­ta che la carat­te­riz­za, Ali­ce è mol­to pro­va­ta, la situa­zio­ne già per se’ mol­to dura si è aggra­va­ta dopo che la Regio­ne Mar­che ha respin­to una richie­sta di delo­ca­liz­za­zio­ne dell’attività per con­ti­nua­re la pro­du­zio­ne in un modu­lo pre­fab­bri­ca­to e il trat­to­re, fon­da­men­ta­le per anda­re avan­ti, si è rot­to e i sol­di per sosti­tuir­lo non ci sono. Tut­to que­sto sta met­ten­do seria­men­te in peri­co­lo il pro­se­gui­men­to dell’attività.

Gior­gio Cala­brò ha una nor­ci­ne­ria a Vis­so e ripren­de­rà l’attività in un nuo­vo sta­bi­li­men­to costrui­to gra­zie all’iniziativa dell’azienda Loro Pia­na che a gior­ni inau­gu­re­rà. Se non fos­se sta­to per tale soste­gno pro­ba­bil­men­te non ce l’avrebbe fat­ta. Denun­cia il pro­ble­ma dei mutui, che nel 2020 comin­ce­ran­no nuo­va­men­te a decor­re­re. E men­tre si tro­ve­ran­no a paga­re muc­chi di rude­ri, non pos­so­no accen­de­re altri mutui per costrui­re nuo­ve abi­ta­zio­ni e atti­vi­tà. Quel­la dei mutui è una pre­oc­cu­pa­zio­ne dif­fu­sa tra tut­ti quel­li con cui abbia­mo par­la­to, insie­me a quel­la del­le uten­ze che sono sta­te sospe­se e che a bre­ve dovran­no esse­re pagate.

Gio­van­ni Ange­li ha un casei­fi­cio a Pie­ve­to­ri­na e un pro­get­to che con il sisma si è inter­rot­to: un pro­get­to turi­sti­co ricet­ti­vo che met­ta insie­me azien­de del ter­ri­to­rio e che affe­ri­sca a una riser­va natu­ra­le da valo­riz­za­re. Era già sta­to ela­bo­ra­to un pro­to­col­lo di inte­sa tra azien­de, Uni­ver­si­tà di Came­ri­no e la riser­va, ma il ter­re­mo­to ha inter­rot­to tut­to. Ma Gio­van­ni è un gio­va­ne pie­no di idee e di entu­sia­smo e non ha alcu­na inten­zio­ne di demor­de­re. Ci pia­ce la sua idea di fare rete tra azien­de del ter­ri­to­rio e stia­mo appro­fon­den­do per capi­re se e come pos­sia­mo dare una mano.

Nei pros­si­mi gior­ni sare­mo di nuo­vo in que­ste zone, per incon­tra­re altre per­so­ne e rac­co­glie­re altre sto­rie e pro­get­ti di ricostruzione.

Ma intan­to ci sia­mo dati tut­ti appun­ta­men­to ad Aman­do­la, un gio­iel­lo sui Sibil­li­ni dove ci offre ospi­ta­li­tà uno di quei sin­da­ci fin dal pri­mo momen­to in pri­ma linea per rico­strui­re e man­te­ne­re uni­ta la pro­pria comu­ni­tà e che abbia­mo cono­sciu­to nei ter­ri­bi­li gior­ni suc­ces­si­vi al sisma. In que­sti due anni sia­mo rima­sti in con­tat­to, cer­can­do di atti­va­re aiu­ti e di dar voce alla dispe­ra­zio­ne di cit­ta­di­ni e ammi­ni­stra­to­ri nel­le aule del Par­la­men­to. Lo abbia­mo incon­tra­to nel­le scor­se set­ti­ma­ne e ci sia­mo dati appun­ta­men­to per il 6 ottobre.

Invi­tia­mo tut­ti ad esse­re pre­sen­ti, non per un con­ve­gno o aggiun­ge­re altre paro­le alle tan­te paro­le spe­se in que­sti anni, ma per soste­ne­re un con­cre­to pro­get­to di rico­stru­zio­ne, per ascol­ta­re le voci di chi da due anni cer­ca di rial­zar­si dal­le mace­rie, per ave­re l’occasione di visi­ta­re luo­ghi magi­ci all’ombra del­la Sibil­la, per usci­re dai social e recu­pe­ra­re un po’ di quell’umanità che in que­sta ter­ri­bi­le esta­te abbia­mo smarrito.

Vi aspet­tia­mo il 6 otto­bre, per­ché l’Italia si ama, Aman­do­la.

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