Il Conte bis alla prova delle migrazioni

«Taxi del mare», «complici degli scafisti», «sostituzione etnica», «non possiamo prenderli tutti», «aiutiamoli a casa loro, davvero». Sono queste le parole che, negli ultimi anni e qualsiasi fosse il colore politico del governo, hanno descritto le politiche migratorie del nostro paese. Oggi la domanda non può che essere: sentiremo ancora le stesse parole, dagli esponenti del governo che sta per nascere?

[vc_row][vc_column][vc_column_text]«Taxi del mare», «com­pli­ci degli sca­fi­sti», «sosti­tu­zio­ne etni­ca», «non pos­sia­mo pren­der­li tut­ti», «aiu­tia­mo­li a casa loro, dav­ve­ro». Sono que­ste le paro­le che, negli ulti­mi anni e qual­sia­si fos­se il colo­re poli­ti­co del gover­no, han­no descrit­to le poli­ti­che migra­to­rie del nostro pae­se. Oggi la doman­da non può che esse­re: sen­ti­re­mo anco­ra le stes­se paro­le, dagli espo­nen­ti del gover­no che sta per nascere?

La tra­du­zio­ne nor­ma­ti­va di quel­le paro­le è pas­sa­ta attra­ver­so accor­di con la Libia, codi­ci di con­dot­ta per le Ong fina­liz­za­ti a un loro allon­ta­na­men­to “volon­ta­rio”, mino­ri garan­zie per i richie­den­ti asi­lo e i rifu­gia­ti, per poi pas­sa­re allo sman­tel­la­men­to di un siste­ma di acco­glien­za già pre­ca­rio, ancor meno garan­zie per i richie­den­ti asi­lo e i rifu­gia­ti, fino alla vera e pro­pria cri­mi­na­liz­za­zio­ne del­le Ong. Il tut­to, men­tre sot­to i nostri occhi avve­ni­va­no respin­gi­men­ti a ope­ra del­la guar­dia costie­ra libi­ca, men­tre si con­su­ma­va­no anco­ra stra­gi in mare, men­tre cen­ti­na­ia di per­so­ne in dif­fi­col­tà sono sta­te tenu­te per set­ti­ma­ne a frig­ge­re su imbar­ca­zio­ni ina­de­gua­te a que­sto ser­vi­zio. Gli occhi, inol­tre, abbia­mo con­ti­nua­to a tener­li chiu­si di fron­te alle noti­zie, alle con­fer­me, alle testi­mo­nian­ze, ai report che ci rac­con­ta­no quel che avvie­ne nel­le car­ce­ri libi­che.

Il Par­ti­to Demo­cra­ti­co rin­ne­ghe­rà la “dot­tri­na Min­ni­ti”, fat­ta di pat­ti di san­gue (così furo­no defi­ni­ti) con “sin­da­ci” libi­ci e di accor­di con la guar­dia costie­ra libi­ca (qual­sia­si cosa voglia dire) per evi­ta­re le par­ten­ze dal­la Libia? Il Movi­men­to 5 Stel­le, che in que­sti mesi ha ingo­ia­to tut­to ciò che ha attua­to Mat­teo Sal­vi­ni, abban­do­ne­rà la nar­ra­zio­ne fasul­la per cui com­pie­re i sal­va­tag­gi in mare vor­reb­be dire esse­re com­pli­ci dei trafficanti?

Le rispo­ste le sapre­mo a bre­ve. Le nostre, come sem­pre, par­la­no di sicu­rez­za del­le per­so­ne in mare e a ter­ra (in Libia, per la pre­ci­sio­ne), di un siste­ma di acco­glien­za rigo­ro­so ed effi­ca­ce, in gra­do di inclu­de­re e tute­la­re, di cana­li di ingres­so sia per ragio­ni uma­ni­ta­rie che per ragio­ni lavo­ra­ti­ve attra­ver­so una radi­ca­le rifor­ma del­la leg­ge Bossi-Fini.

Di fron­te a chi vuo­le divi­der­ci, le rispo­ste, infat­ti, non pos­so­no che pas­sa­re dal­la coe­sio­ne socia­le. Con­te bis ne sarà in gra­do? Avrà il corag­gio di sle­gar­si da una nar­ra­zio­ne tos­si­ca e dal­le sue tos­si­che con­se­guen­ze?[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Riforma Bernini del sistema universitario: mobilitiamoci

Avrai pro­ba­bil­men­te sen­ti­to par­la­re del­la rifor­ma del siste­ma uni­ver­si­ta­rio volu­ta dal­la mini­stra Ber­ni­ni e dal mini­ste­ro del­la ricer­ca. Come saprai, seb­be­ne la rifor­ma nasca come

Udine, 14 ottobre: in piazza per la Palestina

Abbia­mo appre­so con delu­sio­ne la scel­ta del Sin­da­co di Udi­ne di con­ce­de­re il patro­ci­nio, pre­ce­den­te­men­te nega­to, alla par­ti­ta Ita­lia — Israe­le che si dispu­te­rà a