Il giorno legale

Il 29 mar­zo, con l’o­ra lega­le, scat­ta anche il “gior­no lega­le”: una gior­na­ta in cui ci pro­po­nia­mo di met­te­re al cen­tro del dibat­ti­to pub­bli­co il con­tra­sto ad ogni for­ma di con­flit­to di inte­res­si, di cor­ru­zio­ne, di ille­ga­li­tà, pic­co­la o gran­de, attra­ver­so ini­zia­ti­ve di appro­fon­di­men­to tema­ti­co ed even­ti sim­bo­li­ci nel­le piaz­ze del­le cit­tà, nei tea­tri, nel­le stra­de, nel­le uni­ver­si­tà. Un richia­mo all’im­pe­gno eti­co ad ogni livel­lo del­la vita pub­bli­ca, ma anche un inno al rispet­to del­le rego­le per ogni cit­ta­di­no. Uno scio­pe­ro del­l’il­le­ga­li­tà, si potreb­be dire provocatoriamente.

Il “gior­no lega­le” si pro­po­ne come una rispo­sta di civil­tà all’immobilismo del «si è sem­pre fat­to così» e al disor­di­ne scien­ti­fi­co a cui la socie­tà ita­lia­na sem­bra mira­re: uno scam­bio tra inef­fi­cien­za e indul­gen­za ver­so com­por­ta­men­ti non con­for­mi alla lega­li­tà; un con­trat­to alla rove­scia che sem­bra il vero pat­to socia­le tra le isti­tu­zio­ni e i cit­ta­di­ni. Un pat­to stra­vol­to, disto­pi­co, para­dos­sa­le e peri­co­lo­sis­si­mo. Che non con­sen­te di cre­sce­re quan­do le cose van­no bene e che ci fa pre­ci­pi­ta­re ver­so gli abis­si più pro­fon­di quan­do le cose van­no male.

Quel pat­to distor­to ha una radi­ce poli­ti­ca pro­fon­da e mai estir­pa­ta: i cit­ta­di­ni non si atti­va­no anche per­ché poco con­sa­pe­vo­li dei “costi” del­l’il­le­ga­li­tà e dei bene­fi­ci di una seria azio­ne di con­tra­sto ad ogni for­ma di ille­ga­li­tà. Ed è su que­sto che la poli­ti­ca deve inau­gu­ra­re una rivo­lu­zio­na­ria sta­gio­ne di impe­gno, inte­stan­do­si la gui­da di una bat­ta­glia fat­ta di sen­si­bi­liz­za­zio­ne, appro­fon­di­men­to, esem­pio e proposta.

Con que­sto spi­ri­to abbia­mo orga­niz­za­to nel­l’am­bi­to del “gior­no lega­le” – il 29 mar­zo — a Roma, nel­la cor­ni­ce del tea­tro Pic­co­lo Eli­seo, un momen­to di con­fron­to pub­bli­co con asso­cia­zio­ni e pro­fes­sio­ni­sti impe­gna­ti a vario tito­lo nel­lo stu­dio, nel­l’a­na­li­si, nel con­tra­sto quo­ti­dia­no all’il­le­ga­li­tà: docen­ti uni­ver­si­ta­ri, magi­stra­ti, avvo­ca­ti, rap­pre­sen­tan­ti nel­le isti­tu­zio­ni, mili­tan­ti poli­ti­ci ma soprat­tut­to cit­ta­di­ni impe­gna­ti. Impe­gna­ti in una rifles­sio­ne ambi­zio­sa per­ché pro­iet­ta­ta in pro­fon­di­tà, alla ricer­ca del­le chia­vi di ana­li­si e com­pren­sio­ne dei feno­me­ni, ma soprat­tut­to per­ché vol­ta alla costru­zio­ne di pro­po­ste legi­sla­ti­ve in gra­do di inci­de­re posi­ti­va­men­te sui fenomeni.

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In que­sto sen­so, il per­cor­so che, nel­l’am­bi­to del “gior­no lega­le”, por­ta al Pic­co­lo Eli­seo di Roma vie­ne da lon­ta­no: affon­da le radi­ci in quel­l’As­si­se sul­la lega­li­tà che Pip­po Civa­ti con­vo­cò con Ste­fa­no Rodo­tà nel 2012 a Canos­sa, nel­l’am­bi­to del­la qua­le ven­ne for­mu­la­to un pro­to­col­lo di pro­po­ste di rifor­ma che oggi tro­va espres­sio­ne in alcu­ne pro­po­ste di leg­ge in discus­sio­ne in Par­la­men­to (raf­for­za­men­to del­la disci­pli­na di con­tra­sto al con­flit­to di inte­res­si; intro­du­zio­ne di san­zio­ni eco­no­mi­che effi­ca­ci rispet­to ai rea­ti con­tro la pub­bli­ca ammi­ni­stra­zio­ne; disci­pli­na del rea­to di autoriciclaggio).

Il con­fron­to sul­le pro­po­ste già pre­sen­ta­te, ma soprat­tut­to su quel­le che emer­ge­ran­no nel­l’am­bi­to del­la rifles­sio­ne al tea­tro Pic­co­lo Eli­seo costi­tui­rà il vero risul­ta­to del “gior­no lega­le”: la pro­po­sta legi­sla­ti­va come pro­dot­to par­te­ci­pa­to, frut­to di espe­rien­za e tec­ni­ca, ma soprat­tut­to di dibat­ti­to pubblico.

Arti­co­le­re­mo l’i­ni­zia­ti­va al tea­tro Pic­co­lo Eli­seo, orga­niz­za­ta in col­la­bo­ra­zio­ne con Left, su tre temi chiave:

  • La pre­ven­zio­ne del­la cor­ru­zio­ne: con­flit­ti di inte­res­se e tra­spa­ren­za nel­le nomi­ne pub­bli­che. Una ses­sio­ne dedi­ca­ta alle poli­ti­che di pre­ven­zio­ne dei con­flit­ti di inte­res­se, con lo sguar­do pro­iet­ta­to sul­le pro­ce­du­re di nomi­na negli enti e sugli stru­men­ti orga­niz­za­ti­vi neces­sa­ri per una effi­ca­ce poli­ti­ca di prevenzione.
  • La rispo­sta san­zio­na­to­ria alla cor­ru­zio­ne. Una fine­stra sul­le poli­ti­che di con­tra­sto ai feno­me­ni cor­rut­ti­vi attra­ver­so lo stru­men­to pena­le, nel­l’am­bi­to del­la qua­le ci si sof­fer­me­rà sul­le modi­fi­che alla disci­pli­na dei rea­ti con­tro la pub­bli­ca ammi­ni­stra­zio­ne e dei rea­ti “satel­li­te”, sul feno­me­no del­la cor­ru­zio­ne pri­va­ta, sul poten­zia­men­to del­le misu­re inter­dit­ti­ve, sul­le modi­fi­che in tema di con­fi­sca, sul­le san­zio­ni pecu­nia­rie con par­ti­co­la­re rife­ri­men­to ai pre­sup­po­sti di acces­so alla sospen­sio­ne con­di­zio­na­le del­la pena e sul­la disci­pli­na del­la prescrizione.
  • Poli­ti­che di con­tra­sto alla cri­mi­na­li­tà orga­niz­za­ta: Una ses­sio­ne dedi­ca­ta alle misu­re di con­tra­sto alle mafie, vuoi sul ver­san­te pre­ven­ti­vo, vuoi sul ver­san­te san­zio­na­to­rio, con par­ti­co­la­re atten­zio­ne alle pro­ble­ma­ti­che e alle oppor­tu­ni­tà con­nes­se alla gestio­ne dei beni confiscati.

Inter­ver­ran­no: Andrea Per­ti­ci (avvo­ca­to, pro­fes­so­re di dirit­to costi­tu­zio­na­le, Uni­ver­si­tà di Pisa); Alber­to Van­nuc­ci (pro­fes­so­re di scien­za poli­ti­ca, Uni­ver­si­tà di Pisa); Ales­san­dro Hin­na (pro­fes­so­re di orga­niz­za­zio­ne azien­da­le – Uni­ver­si­tà Roma Tor Ver­ga­ta); Raphael Ros­si (coau­to­re del libro “C’è chi dice no” — asso­cia­zio­ne Signo­ri Ros­si); Lui­gi Cor­vo (Ricer­ca­to­re in Public Mana­ge­ment — Uni­ver­si­tà Roma Tor Ver­ga­ta); Sal­va­to­re Teso­rie­ro (avvo­ca­to, dot­to­re di ricer­ca in dirit­to e pro­ces­so pena­le, Uni­ver­si­tà di Bolo­gna), Ales­san­dro Gam­be­ri­ni (avvo­ca­to, docen­te di dirit­to pena­le, Uni­ver­si­tà di Bolo­gna), Fran­ce­sco Gre­co (Pro­cu­ra­to­re Aggiun­to, Pro­cu­ra del­la Repub­bli­ca di Mila­no); Lucre­zia Ric­chiu­ti (sena­tri­ce), Ste­fa­nia Pel­le­gri­ni (Uni­ver­si­tà di Bolo­gna, diret­tri­ce del Master in “Gestio­ne e riu­ti­liz­zo di beni e azien­de con­fi­sca­ti alle mafie. Pio La Tor­re”), Anna Cane­pa (sosti­tu­to pro­cu­ra­to­re Dire­zio­ne Nazio­na­le Anti­ma­fia). Chiu­de­rà la gior­na­ta Giu­sep­pe Civa­ti, che ha pro­mos­so e volu­to for­te­men­te il “gior­no lega­le”.

Il 29 mar­zo alle ore 10.00, al tea­tro Pic­co­lo Eli­seo di Roma scat­ta il “gior­no lega­le”. Non arri­va­re in ritardo!

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