Il mandante immorale

Nel­lo spa­zio mate­ria­le (qui in Roma­gna) e in quel­lo vir­tua­le (lì su Twit­ter) impaz­za un mini­stro dell’interno che oggi, a chi gli chie­de­va di com­men­ta­re l’aggres­sio­ne vio­len­ta e raz­zi­sta a un gio­va­ne sene­ga­le­se nel­la pub­bli­ca piaz­za di Par­ti­ni­co, ha rispo­sto così: “L’al­lar­me raz­zi­smo è una inven­zio­ne del­la sini­stra, gli ita­lia­ni sono per­so­ne per bene, ma la loro pazien­za è qua­si fini­ta. Io, da mini­stro, lavo­ro da 58 gior­ni per ripor­ta­re sicu­rez­za e sere­ni­tà nel­le nostre cit­tà”.

Se oggi che gli ita­lia­ni­bra­va­gen­te sono anco­ra “pazien­ti” acca­de che in poco più di un mese sia­no sta­ti com­mes­si 8 rea­ti d’odio a sfon­do raz­zia­le con­tro altret­tan­te vit­ti­me inno­cen­ti e indi­fe­se (com­pre­sa una bim­ba di 1 anno, che per il col­po rice­vu­to alla schie­na men­tre era in brac­cio alla mam­ma rischia la para­li­si), non oso pen­sa­re cosa acca­drà quan­do quel­la pazien­za sarà finita.

Vie­ne da chie­der­si ciò che il mini­stro non si chie­de e cioè per­ché mai gli ita­lia­ni­bra­va­gen­te dovreb­be­ro per­de­re la pazien­za nei con­fron­ti di una bim­ba in brac­cio alla sua mam­ma, di un lavo­ra­to­re inten­to a mon­ta­re una lumi­na­ria su un’impalcatura, di un came­rie­re richie­den­te asi­lo in piaz­za, dei bam­bi­ni che fre­quen­ta­no un CRE esti­vo in un par­co pubblico.

For­se per­ché la bim­ba è rom, il lavo­ra­to­re è capo­ver­dia­no, il came­rie­re richie­den­te asi­lo sene­ga­le­se e i bim­bi del CRE visi­bil­men­te di ori­gi­ne straniera?

Que­sto si chia­ma odio raz­zia­le e chi, come il mini­stro sal­vi­ni (il carat­te­re minu­sco­lo non è un erro­re ma la mite rea­zio­ne all’orrore) isti­ga con le sue paro­le quo­ti­dia­ne (pane avve­le­na­to) all’odio è il man­dan­te (im)morale di chi quel­le paro­le tra­sfor­ma in atti.

Un per­so­nag­gio così peri­co­lo­so dovreb­be esse­re mes­so in mino­ran­za dai suoi com­pa­gni di par­ti­to, allon­ta­na­to dal gover­no, iso­la­to dagli allea­ti, sfi­du­cia­to dal Par­la­men­to e incri­mi­na­to dal­le Procure.

Pri­ma che sia trop­po tar­di, pri­ma che i rea­ti d’odio diven­ti­no un peri­co­lo con­cre­to per tut­ti (a pro­po­si­to di “ripor­ta­re sicu­rez­za e sere­ni­tà nel­le nostre città”).

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