Il nazionalismo degli stupidi

Solo trent’anni fa festeggiavamo la caduta del Muro di Berlino e, pochi anni dopo, la progressiva caduta delle frontiere interne all’Ue. A qualcuno tutto ciò non va bene ed è incredibile che trovi le sue migliori sponde nei nazionalisti dei paesi europei, pronti a svendersi e a svendere noi stessi per il loro potere personale. E pronti a esporci ai rischi che il nazionalismo porta con sé e che inevitabilmente esplodono in maniera violenta: non da un giorno all’altro, però. Il segreto è che alla violenza ci si deve abituare.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]È mol­to popo­la­re sui social net­work, in que­ste ore, un acco­sta­men­to tra il soste­gno rice­vu­to dal PCI da par­te dell’Unione sovie­ti­ca e il soste­gno che sem­bra (sem­bra! — qui vola­no que­re­le) abbia rice­vu­to la Lega di Sal­vi­ni dal­la Rus­sia di Vla­di­mir Putin. 

Eppu­re c’è un equi­vo­co di fon­do. Se da un lato c’era un’ideologia per sua natu­ra inter­na­zio­na­li­sta, dall’altro lato c’è il più nazio­na­li­sta dei pen­sie­ri sem­pli­ci. Un nazio­na­li­smo degli strac­cio­ni, che raci­mo­la (sem­bra) dena­ro dagli altri nazio­na­li­sti. Ed è anche un nazio­na­li­smo degli stu­pi­di, per­ché quel dena­ro ser­ve per costrui­re muri e mili­ta­riz­za­re le fron­tie­re, per orga­niz­za­re respin­gi­men­ti, per armar­si ed esse­re pron­ti ad affron­ta­re le minac­ce por­ta­te dagli altri nazio­na­li­sti.

Al di là dell’equivoco, però, c’è anche una tra­ma di fon­do, che ogni set­ti­ma­na emer­ge con sem­pre mag­gio­re chia­rez­za. La tra­ma di fon­do è intes­su­ta da un filo nero che acco­sta (que­sta sì) le poli­ti­che sovie­ti­che e quel­le di Putin, poli­ti­che che si inter­se­ca­no e alle vol­te impat­ta­no con le poli­ti­che di altri pae­si. Si chia­ma poli­ti­ca di poten­za: è vec­chia come il cuc­co e allo stes­so tem­po è sem­pre, sem­pre attuale.

L’idea di Unio­ne euro­pea, par­to­ri­ta non a caso da anti­fa­sci­sti, era ed è un pri­mo appro­do per chi vuo­le costrui­re poli­ti­che di pace e di coo­pe­ra­zio­ne. Non a caso, anco­ra una vol­ta, i pri­mi pas­si mos­si da quel­la che diven­te­rà l’Unione euro­pea era­no tesi a met­te­re in comu­ne la gestio­ne del­le risor­se fin lì sem­pre uti­liz­za­te per far­si la guer­ra. 

Il risul­ta­to, sep­pur con limi­ti enor­mi che par­to­no dall’incapacità di ave­re una poli­ti­ca este­ra effi­ca­ce (ricor­dia­mo pro­prio in que­sti gior­ni, per via di Sre­bre­ni­ca, la guer­ra in Jugo­sla­via) e fini­sco­no con la man­ca­ta costru­zio­ne di un’Europa socia­le, è sta­to dupli­ce: gli sta­ti mem­bri non si sono più fat­ti la guer­ra, tan­to da far­ce­la appa­ri­re, la pace, come scon­ta­ta. E in secon­do luo­go l’Unione costi­tui­sce un atto­re inter­na­zio­na­le di tut­to rispet­to. 

Sul­l’al­tro fron­te, c’è chi pre­fe­ri­sce un’Unione debo­le, com­po­sta da pae­si inca­ro­gni­ti tra di loro, divi­si non solo da con­fi­ni, ma da veri e pro­pri muri. Pae­si più fra­gi­li, quin­di più faci­li da inclu­de­re nel­le pro­prie sfe­re di influen­za e con­trol­lo, dove il con­trol­lo­re può fare un po’ quel che gli pare, tra sta­ti fan­toc­cio e sta­ti di poli­zia. C’è un altro filo nero, quel­lo del­le riser­ve ener­ge­ti­che fos­si­li. Anco­ra una vol­ta, non è un caso che i nazio­na­li­sti sia­no in pri­ma linea per nega­re i cam­bia­men­ti cli­ma­ti­ci e osta­co­la­re la tran­si­zio­ne ver­so la sovra­ni­tà ener­ge­ti­ca di cia­scun sin­go­lo cit­ta­di­no.  

Solo trent’anni fa festeg­gia­va­mo la cadu­ta del Muro di Ber­li­no e, pochi anni dopo, la pro­gres­si­va cadu­ta del­le fron­tie­re inter­ne all’Ue. A qual­cu­no tut­to ciò non va bene ed è incre­di­bi­le che tro­vi le sue miglio­ri spon­de nei nazio­na­li­sti dei pae­si euro­pei, pron­ti a sven­der­si e a sven­de­re noi stes­si per il loro pote­re per­so­na­le. E pron­ti a espor­ci ai rischi che il nazio­na­li­smo por­ta con sé e che ine­vi­ta­bil­men­te esplo­do­no in manie­ra vio­len­ta: non da un gior­no all’altro, però. Il segre­to è che alla vio­len­za ci si deve abi­tua­re.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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