Pubblichiamo qui di seguito l’appello scritto dai parlamentari di Possibile e indirizzato a tutti i Deputati e a tutti i Senatori.
Gentili colleghe e colleghi,
l’Orso d’Oro assegnato a Berlino a Gianfranco Rosi ha premiato la forza, la generosità e la verità cruenta.
Il suo “Fuocoammare”, con le sue immagini e i suoi volti, ha fissato in maniera indelebile nella memoria di una platea internazionale, quello che tutti i giorni, ormai da vent’anni, vivono gli abitanti dell’isola di Lampedusa e di Lesbo. Una quotidianità e semplicità da “isolani” stravolta da una realtà conosciuta a tutti ormai, ma dai più vista attraverso uno schermo che filtra storie, immagini, suoni, parole e sentimenti.
A Lampedusa e Lesbo però non ci sono filtri, tutto accade e tutto è reale. L’umanità e la solidarietà con cui gli abitanti affrontano i drammi e la disperazione di donne, bambini e uomini che arrivano dal mare privi di tutto, sbarcando sulle coste delle loro isole, e la compassione verso i corpi di quelle vite spezzate, che invece non ce la fanno, sono un esempio di grande umanità da perseguire.
L’ha rilanciata Gianfranco Rosi al Festival di Berlino, e tutti noi dovremmo appoggiare l’idea di candidare al Premio Nobel per la Pace gli abitanti di Lampedusa e Lesbo: due piccole isole dal cuore grande, i cui abitanti nella loro genuinità, ogni giorno danno un insegnamento di generosità, profondità morale e di rispetto per la vita umana, che dovrebbe infrangere “quelle barriere fisiche e mentali che alcuni stati d’Europa innalzano, vergognosamente”.
Il Premio Nobel per la Pace, per gli abitanti di Lampedusa e di Lesbo non aggiungerebbe molto alla grandezza di quella gente, ma avrebbe un enorme valore simbolico per tutto il mondo.
Vi chiediamo quindi di sottoscrivere il nostro appello, rispondendo a questa mail, per contribuire tutti noi alla candidatura al “Nobel per la Pace agli abitanti di Lampedusa e Lesbo”.
Un caro saluto,
Andrea Maestri
Beatrice Brignone
Pippo Civati
Toni Matarrelli
Luca Pastorino