21 giugno, solstizio d’estate, inizio della stagione più luminosa e attesa, giorno in cui diamo il via al nostro nuovo cammino, la costruzione di Possibile, la sua transizione da piccola associazione a soggetto politico riconosciuto.
Alcuni di noi si conoscono già, e hanno iniziato a fare politica insieme anni fa decidendo a un certo punto di fondare una piccola associazione che permettesse di organizzare iniziative, di autofinanziarle e raccogliere piccole offerte, in autonomia e trasparenza, senza fondazioni, senza sponsor occulti.
Un anno fa, a Livorno, il nome di quell’associazione cambiò da People a Possibile, e si propose come spazio di dialogo aperto e non vincolato per la sinistra italiana, a prescindere dalle appartenenze di ognuno, trasversalmente ai partiti esistenti e dentro la società. Proponemmo un portatessera, come qualcuno ricorderà, per chi una tessera ce l’aveva già, non necessariamente tutti la stessa, anzi.
Da allora, per molti di noi molte cose sono cambiate, a partire dal fatto che qualche tempo fa abbiamo deciso di non militare più nel partito in cui stavamo. Ed ecco quindi la necessità di trasformare l’associazione ancora una volta, in un domicilio per chi è senza casa.
Questa casa sarà costruita sulla base delle idee e del lavoro delle persone che vorranno entrarci dentro, saranno loro a decidere come sarà, in uno schema aperto e orizzontale, in cui l’unico elemento immutabile sarà lo schema di valori, democrazia e partecipazione in cui abbiamo sempre creduto e che abbiamo illustrato nel nostro Patto Repubblicano.
Il cantiere apre domani, con l’assemblea di Roma, e ci prendiamo sin d’ora l’impegno di concluderlo entro la fine del mese di ottobre.
A partire da domani, attraverso il nuovo sito www.possibile.com, ci si potrà tesserare a Possibile, e proporre di creare comitati territoriali.
Chi si tessera entrerà automaticamente a far parte dell’Albo di fondatori di Possibile, e potrà esprimere il suo voto e la sua proposta quando in ottobre organizzeremo una nuova assemblea in cui approveremo il nostro statuto e ci daremo la forma organizzativa definitiva.
Durante questi mesi, chiederemo a tutti di incentivare le adesioni alla nostra comunità, di allargarla. Ci governeremo attraverso un regolamento, provvisorio ma chiaro e certo, e chi si tessera si impegnerà a rispettarlo, prendendo atto dei diritti e dei doveri che comporta, e aderendo ai valori espressi dal Patto Repubblicano.
Avremo tre organismi, provvisori anch’essi, e integrabili nel corso di questi mesi: quello organizzativo, che gestirà gli strumenti informatici, organizzerà gli appuntamenti nazionali, gestirà la transizione da associazione a soggetto politico riconosciuto secondo i requisiti di legge, e presenterà un rendiconto trasparente sulla raccolta fondi e sulla situazione finanziaria. Poi un comitato scientifico, che lavorerà sullo sviluppo dei temi e della proposta politica, sollecitando la partecipazione e l’emersione delle competenze, e che raccoglierà i contributi sullo statuto per poi portarlo alla discussione e all’approvazione dei tesserati all’assemblea di fine ottobre che concluderà la fase fondativa. Infine, i garanti della partecipazione, scelti non fra i militanti del movimento, ma fra personalità esterne riconosciute per il loro profilo e il loro impegno democratico.
I comitati saranno le nostre cellule operative, e chiediamo a tutti di impegnarsi perché ne nascano il più possibile, capillarmente, in ogni dove. Saranno tra loro alla pari, a costituire una rete, e a quella rete potranno associarsi altre associazioni e realtà civiche disposte a sottoscrivere il Patto Repubblicano e a impegnarsi con noi su campagne comuni, ognuno con la propria autonomia.
Alcune di queste — sul fine vita, sulla cannabis, sul cibo — sono già in corso e sono raccontate su questo sito, altre ne potranno venire di nazionali e locali. In particolare, proponiamo a tutti, militanti e altre forze della sinistra italiana, la possibilità di scrivere insieme una serie di referendum per intervenire sulle tante brutte riforme che sono state approvate da questo Governo: su legge letterale, scuola, lavoro, ambiente.
A luglio, con lo stesso schema aperto e alla pari con chi ci starà, ci vedremo al Politicamp, che giunge alla sesta edizione e che è cresciuto così tanto, in questi anni, in partecipazione e contenuti. L’edizione 2015 si svolgerà da venerdì 17 a domenica 19 luglio, e si terrà a Firenze, città simbolo per tante ragioni. Saremo al centro d’Italia, e al centro di Firenze, nella Limonaia di Villa Strozzi, luogo storico e moderno assieme, nel verde come piace a noi, sistemato dentro un parco ottocentesco a cinque minuti dalla stazione di Santa Maria Novella.
Molto da fare, insomma, a partire da domani. Se sapremo essere bravi, se sapremo essere tanti, motivati, organizzati, entro la fine di ottobre avremo costruito un posto in cui sentirci a casa, quella casa che stiamo cercando da così tanto tempo.