Il Vicesindaco di Riace smentisce “La Verità”: nessuna aggressione, appoggio pieno a Mimmo Lucano — #Antivirus

L’impegno dell’amministrazione di Riace per preservare il progetto di accoglienza nel paese della Locride, quindi, continua. Nonostante le misure prese dal governo, su cui Gervasi chiede solo che si faccia chiarezza, e le solite, incredibili bufale di “La Verità”.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Sta­mat­ti­na, su La Veri­tà (il quo­ti­dia­no diret­to da Mau­ri­zio Bel­pie­tro, di cui ci sia­mo già occu­pa­ti in altri due casi: l’inter­vi­sta mani­po­la­ta al coman­dan­te del­la Diciot­ti e l’inesi­sten­te que­stio­ne del­le auti­ste don­ne assun­te in Tren­ti­no su spe­ci­fi­ca richie­sta del­le ragaz­ze musul­ma­ne) un arti­co­lo di Fabio Amen­do­la­ra par­la — di nuo­vo — del­la que­stio­ne Ria­ce.

La noti­zia, in que­sto caso, è una let­te­ra invia­ta dal vice­sin­da­co Giu­sep­pe Ger­va­si al Mini­ste­ro dell’Interno, che secon­do il tito­lo di La Veri­tà (un vir­go­let­ta­to, come spes­so suc­ce­de) ripor­te­reb­be le paro­le: “I migran­ti ci pic­chia­no, stop all’accoglienza”.

Noti­zia ripre­sa in que­ste ore da tan­tis­si­mi sim­pa­tiz­zan­ti di destra e del gover­no: “Mi vie­ne da ride­re: model­lo Ria­ce solo se li man­tie­ni, altri­men­ti ti mena­no”; “I migran­ti ci pic­chia­no, que­ste le paro­le del Vice di Luca­no”; Pia­ce che di fron­te all’evidenza qual­cu­no si ricre­da”, “il vice­sin­da­co di Ria­ce chie­de aiu­to a Sal­vi­ni”, “A pro­po­si­to del “para­di­so Ria­ce” è bene che i buo­ni­sti e l’informazione fazio­sa e fal­sa sap­pia­no questo…”

L’articolo è un vero e pro­prio bol­let­ti­no di guer­ra: “ris­se tra migran­ti e aggres­sio­ni agli ope­ra­to­ri”, “il pic­co­lo Comu­ne del­la Locri­de ridot­to a una pol­ve­rie­ra”, “il bub­bo­ne acco­glien­za è scop­pia­to e non è più gesti­bi­le”, “tut­ti han­no taciu­to però sul­le ris­se tra migran­ti. Con­ti­nue. In pub­bli­ca piaz­za. Che a vol­te si tra­sfor­ma­no in aggres­sio­ne ai cittadini”.

Pur­trop­po per la linea edi­to­ria­le de La Veri­tà, però, in que­sta rico­stru­zio­ne non c’è nul­la di vero. Lo spie­ga lo stes­so Giu­sep­pe Ger­va­si, vice­sin­da­co di Ria­ce, in un’intervista rila­scia­ta al quo­ti­dia­no loca­le cala­bre­se Newz.it.

Ger­va­si di schiaf­fi o pugni non ha mai par­la­to, in nes­sun pas­sag­gio del­la let­te­ra. Ma ha chie­sto al mini­ste­ro, dal­la dif­fi­ci­le posi­zio­ne che ades­so occu­pa, di agi­re di con­se­guen­za rispet­to alla deci­sio­ne di chiu­de­re il pro­get­to, che ha gene­ra­to una sta­si dif­fi­ci­le da gesti­re. Al net­to del­la buro­cra­zia, nes­su­no, dal­le par­ti del Vimi­na­le, sem­bra ricor­dar­si che la que­stio­ne riguar­da 200 per­so­ne, attual­men­te sen­za nes­su­na cer­tez­za riguar­do al futu­ro. E con il pro­get­to chiu­so, il Comu­ne non può più fare nul­la per aiu­tar­li. «Mai ho scrit­to o affer­ma­to che i migran­ti abbia­no eser­ci­ta­to vio­len­za fisi­ca nei con­fron­ti di qual­cu­no – spie­ga -. Ho sem­pli­ce­men­te chia­ri­to che data la situa­zio­ne, vista la deci­sio­ne di chiu­de­re i pro­get­ti e vista la situa­zio­ne in cui si tro­va Ria­ce, che di cer­to non dipen­de dal sin­da­co o da me, è meglio velo­ciz­za­re la chiu­su­ra del pro­get­to, per­ché è nor­ma­le che su 200 per­so­ne qual­cu­no, maga­ri con figli a cari­co e dispe­ra­to per­ché non sa come fare, alzi la voce per pro­te­sta­re. Que­sta esa­spe­ra­zio­ne è con­se­quen­zia­le a quan­to ha fat­to il ministero.”

Le pre­sun­te ris­se e aggres­sio­ni agli ope­ra­to­ri? Ine­si­sten­ti. Spie­ga il vicesindaco:

È chia­ro che si per­da la pazien­za quan­do non sai cosa dare da man­gia­re ai tuoi figli. Ma se par­lo di atteg­gia­men­to vio­len­to non mi rife­ri­sco di cer­to a schiaf­fi: par­lo di urla, di esa­spe­ra­zio­ne – affer­ma -. E chi l’ha creata?”

Ger­va­si, defi­ni­to da La Veri­tà “il nume­ro due di Luca­no” che “sep­pel­li­sce Ria­ce”, non attri­bui­sce alcu­na respon­sa­bi­li­tà del­la situa­zio­ne al sin­da­co inda­ga­to ma a chi “li ha ridot­ti alla fame”:

“Que­sto arti­co­lo – spie­ga – fa pas­sa­re l’idea che la mia opi­nio­ne sia simi­le a quel­la di Sal­vi­ni. Ma io non la pen­so come lui, io la pen­so come Luca­no. E pen­so che Ria­ce deb­ba ripren­der­si, ma non si può lascia­re le per­so­ne alla fame.”

E ha annun­cia­to anche che con­ti­nue­rà a lavo­ra­re per i pro­get­ti di acco­glien­za in cor­so:

«Men­tre mi accu­sa­no di dire cose che non ho det­to io sto lavo­ran­do per il model­lo Ria­ce, con un grup­po di scout di Catan­za­ro che mi sta aiu­tan­do a rac­co­glie­re vesti­ti e che si è mes­so a dispo­si­zio­ne per atti­vi­tà di edu­ca­zio­ne e for­ma­zio­ne per i bam­bi­ni. Altro che seppellire.»

L’impegno dell’amministrazione di Ria­ce per pre­ser­va­re il pro­get­to di acco­glien­za nel pae­se del­la Locri­de, quin­di, con­ti­nua. Nono­stan­te le misu­re pre­se dal gover­no, su cui Ger­va­si chie­de solo che si fac­cia chia­rez­za, e le soli­te, incre­di­bi­li bufa­le di “La Veri­tà”.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Riforma Bernini del sistema universitario: mobilitiamoci

Avrai pro­ba­bil­men­te sen­ti­to par­la­re del­la rifor­ma del siste­ma uni­ver­si­ta­rio volu­ta dal­la mini­stra Ber­ni­ni e dal mini­ste­ro del­la ricer­ca. Come saprai, seb­be­ne la rifor­ma nasca come

Udine, 14 ottobre: in piazza per la Palestina

Abbia­mo appre­so con delu­sio­ne la scel­ta del Sin­da­co di Udi­ne di con­ce­de­re il patro­ci­nio, pre­ce­den­te­men­te nega­to, alla par­ti­ta Ita­lia — Israe­le che si dispu­te­rà a