Il volantino codardo, fascistello (ma soprattutto molto brutto)

vol

La segna­la­zio­ne ci era giun­ta una deci­na di gior­ni fa: a Livor­no, ci ave­va­no rac­con­ta­to i com­pa­gni del luo­go, pro­prio là dove a metà luglio abbia­mo orga­niz­za­to il riu­sci­tis­si­mo Poli­ti­camp, ave­va pre­so a cir­co­la­re in for­ma ano­ni­ma que­sto volan­ti­no un po’ minac­cio­so: “Civa­ti Chi­ti Mineo / dopo Ber­ti­not­ti sie­te / il diser­ban­te più / vele­no­so / del par­ti­to demo­cra­ti­co / per gli ita­lia­ni”. Non esat­ta­men­te pen­ta­me­tri giam­bi­ci: e poi, per­ché pro­prio il diser­ban­te? Miste­ri su misteri.

Ora, a par­te l’a­no­ni­mi­tà del gesto, il tono del mes­sag­gio offen­si­vo e vaga­men­te inti­mi­da­to­rio, e la curio­sa scel­ta di asso­ciar­vi come sfon­do — chis­sà per­ché — la For­tez­za Vec­chia, uno dei sim­bo­li del­la cit­tà, ave­va­mo regi­stra­to il curio­so even­to ripro­met­ten­do­ci ulte­rio­ri inda­gi­ni, e l’a­ve­va­mo men­tal­men­te archi­via­to, alme­no fin­ché ieri Van­ni­no Chi­ti non ha rite­nu­to (cor­ret­ta­men­te) di far­ne ave­re una copia a mini­stro e pre­si­den­te del Sena­to nel gior­no del voto fina­le sul­la rifor­ma. A testi­mo­nian­za di un cli­ma, dicia­mo. E il gesto non è sfug­gi­to ai foto­gra­fi e agli atten­ti cro­ni­sti pre­sen­ti in aula.

Schermata 2014-08-09 alle 09.46.47

E allo­ra dicia­mo­la tut­ta: se non ne ave­va­mo fat­to paro­la, la ragio­ne prin­ci­pa­le non sta­va cer­to nel­l’in­ti­mi­da­zio­ne, o nel­l’a­no­ni­ma­to degli auto­ri. Sta­va inve­ce nel­la brut­tez­za ter­ri­bi­le del volan­ti­no stes­so: inguar­da­bi­le. Ma come, non si era det­to che noi del Par­ti­to Demo­cra­ti­co ave­va­mo final­men­te vin­to la nostra un tem­po pro­ver­bia­le dif­fi­col­tà nel fare una comu­ni­ca­zio­ne effi­ca­ce? Que­sto volan­ti­no ci ripor­ta a tem­pi bui che non voglia­mo ricor­da­re, e a dir­la tut­ta è per noi più offen­si­vo per come è male con­ge­gna­to che — qua­si — per il suo contenuto.

Se vi venis­se in men­te di ripro­var­ci, cari ano­ni­mi, chie­de­rem­mo non tan­to, ma alme­no la cor­te­sia di affi­dar­si a qual­cu­no dota­to — se non di una basi­la­re cono­scen­za di Illu­stra­tor — di un po’ di buon gusto. Un po’ di rispet­to, che diamine.

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Riforma Bernini del sistema universitario: mobilitiamoci

Avrai pro­ba­bil­men­te sen­ti­to par­la­re del­la rifor­ma del siste­ma uni­ver­si­ta­rio volu­ta dal­la mini­stra Ber­ni­ni e dal mini­ste­ro del­la ricer­ca. Come saprai, seb­be­ne la rifor­ma nasca come

Udine, 14 ottobre: in piazza per la Palestina

Abbia­mo appre­so con delu­sio­ne la scel­ta del Sin­da­co di Udi­ne di con­ce­de­re il patro­ci­nio, pre­ce­den­te­men­te nega­to, alla par­ti­ta Ita­lia — Israe­le che si dispu­te­rà a