Immigrato? Regolare! 9 semplici regole per superare la Bossi-Fini

Oltre un anno fa abbiamo avviato un tavolo di co-legislazione guidato e promosso da Andrea Maestri che oggi restituisce il frutto del proprio lavoro: una proposta organica e puntuale di revisione del testo unico sull’immigrazione

[vc_row][vc_column][vc_column_text css=”.vc_custom_1496245705567{margin-top: 20px !impor­tant;}”]Pre­sen­ta­ta oggi la pro­po­sta di Pos­si­bi­le per una rifor­ma orga­ni­ca e com­ple­ta del testo uni­co sul­l’im­mi­gra­zio­ne: 72 arti­co­li sud­di­vi­si in 9 tito­li scrit­ti insie­me ai più qua­li­fi­ca­ti cul­to­ri del­la mate­ria. [/vc_column_text][vc_column_text]Quando si par­la di migra­zio­ni biso­gna sape­re di cosa si sta par­lan­do, per evi­ta­re tan­to le urla cat­ti­vi­ste quan­to i buo­ni pro­po­si­ti non accom­pa­gna­ti da un approc­cio scien­ti­fi­co e con i pie­di ben pian­ta­ti nel­la quo­ti­dia­ni­tà. Ecco per­ché, quan­do par­lia­mo di migra­zio­ni, cer­chia­mo sem­pre di ripor­ta­re dati, di cita­re rife­ri­men­ti nor­ma­ti­vi, di muo­ver­ci lun­go la stra­da indi­ca­ta dal rispet­to e dal­la tute­la dei dirit­ti uma­ni, ed ecco per­ché sia­mo anche tra i più for­ti oppo­si­to­ri di una gestio­ne sre­go­la­ta e (sem­pre) straor­di­na­ria del feno­me­no. Un feno­me­no che occu­pa l’attualità poli­ti­ca da decen­ni, ma dal qua­le fac­cia­mo sem­pre fin­ta di esse­re sorpresi.

Par­ten­do da que­sti pre­sup­po­sti e, soprat­tut­to, facen­do­ci affian­ca­re dai più qua­li­fi­ca­ti cul­to­ri del­la mate­ria, oltre un anno fa abbia­mo avvia­to un tavo­lo di co-legi­sla­zio­ne gui­da­to e pro­mos­so da Andrea Mae­stri che oggi resti­tui­sce il frut­to del pro­prio lavo­ro: una pro­po­sta orga­ni­ca e pun­tua­le di revi­sio­ne del testo uni­co sull’immigrazione, costrui­ta su nove tito­li e ben set­tan­ta­due capi­to­li che rifor­ma­no com­ple­ta­men­te e coe­ren­te­men­te la mate­ria. Un testo che arri­va in ritar­do di qual­che mese rispet­to alle sca­den­ze pre­fis­sa­te dato che nel frat­tem­po si è abbat­tu­to l’asteroide “decre­to Min­ni­ti-Orlan­do” a stra­vol­ge­re, rime­sco­la­re e aggiun­ge­re con­trad­di­zio­ni alla normativa.

Al tavo­lo di lavo­ro pro­mos­so da Mae­stri han­no par­te­ci­pa­to Pao­lo Bonet­ti (costi­tu­zio­na­li­sta e dele­ga­to per le rifor­me legi­sla­ti­ve dell’ASGI), Sel­ly Kane e Kurosh Danesh (CGIL Nazio­na­le), Lilia­na Ocmin (CISL Nazio­na­le), Giu­sep­pe Casuc­ci (UIL Nazio­na­le), Pier­fran­co Oli­va­ni (Socie­tà ita­lia­na del­la medi­ci­na del­le migra­zio­ni), Fede­ri­co Oli­ve­ri (ricer­ca­to­re del Cen­tro inter­di­sci­pli­na­re scien­ze per la pace dell’Università di Pisa), Car­lo Mele­ga­ri (CESTIM), Enri­co Vara­li e Bea­tri­ce Rigot­ti (avvo­ca­ti CESTIM e ASGI) e Ste­fa­no Cato­ne (Pos­si­bi­le).

Il testo del­la rifor­ma entra nei det­ta­gli più tec­ni­ci del­la mate­ria. Il pri­mo tito­lo intro­du­ce nuo­ve nor­me per l’ingresso dei lavo­ra­to­ri stra­nie­ri, supe­ran­do l’attuale mec­ca­ni­smo del tut­to sle­ga­to dal­la real­tà attraverso:

  1. Un nuo­vo visto di ingres­so per ricer­ca lavo­ro, accom­pa­gna­to da ade­gua­te for­me di incen­ti­vo al rim­pa­trio assi­sti­to.
  2. Ripri­sti­no del siste­ma di ingres­so per lavo­ro a segui­to di chia­ma­ta nomi­na­ti­va.
  3. Sem­pli­fi­ca­zio­ne del­le pro­ce­du­re per il rico­no­sci­men­to dei tito­li di stu­dio con­se­gui­ti all’estero.

Nei tito­li suc­ces­si­vi pro­po­nia­mo una sem­pli­fi­ca­zio­ne dei per­mes­si di sog­gior­no e l’introduzione di un mec­ca­ni­smo di rego­la­riz­za­zio­ne ordi­na­ria per lo stra­nie­ro pre­sen­te in Ita­lia che dimo­stri lo svol­gi­men­to di un’attività lavo­ra­ti­va o impor­tan­ti lega­mi fami­lia­ri o affet­ti­vi, oltre a un raf­for­za­men­to del­la tute­la dei dirit­ti dei mino­ri e il dirit­to al ricon­giun­gi­men­to fami­glia­re, garan­ten­do a tut­ti i mino­ri pari­tà di dirit­ti a pre­scin­de­re dal­la nazio­na­li­tà e dal­la con­di­zio­ne giu­ri­di­ca dei genitori.

Il quar­to tito­lo trat­ta la mate­ria più spi­no­sa e cioè quel­la del­la gestio­ne degli stra­nie­ri che non han­no tito­lo per sog­gior­na­re nel nostro pae­se, pre­ve­den­do espul­sio­ni sola­men­te per le vio­la­zio­ni più gra­vi e incen­ti­vi al rim­pa­trio volon­ta­rio, la chiu­su­ra dei nuo­vi Cen­tri per il rim­pa­trio e – asso­lu­ta­men­te cen­tra­le – l’abrogazione del rea­to di “immi­gra­zio­ne clan­de­sti­na”: inu­ti­le, dan­no­so e costoso.

Pro­se­guen­do, il testo si con­cen­tra sul­la lot­ta alle discri­mi­na­zio­ne e sul­la garan­zia del­la pari­tà di di trat­ta­men­to anche attra­ver­so l’istituzione di una Agen­zia Nazio­na­le Anti­di­scri­mi­na­zio­ne auto­no­ma e indi­pen­den­te con effet­ti­vi pote­ri di inda­gi­ne e san­zio­na­to­ri, sul con­tra­sto di ogni for­ma di raz­zi­smo e hate speech, sul­la tute­la del­le vit­ti­me di trat­ta, vio­len­za e gra­ve sfrut­ta­men­to, garan­ten­do effet­ti­ve for­me di inden­niz­zo, un ini­zia­le “perio­do di rifles­sio­ne”, il rila­scio del per­mes­so di sog­gior­no indi­pen­den­te­men­te dal­la col­la­bo­ra­zio­ne con l’Au­to­ri­tà giu­di­zia­ria e la non impu­ta­bi­li­tà per i rea­ti com­mes­si duran­te la fase di sfrut­ta­men­to. L’uguaglianza pas­sa, infi­ne, per la garan­zia di pro­ces­si equi e uni­ta­ri a tut­ti gli stra­nie­ri e l’introduzione dell’elettorato alle ele­zio­ni comu­na­li per gli stra­nie­ri rego­lar­men­te resi­den­ti in Ita­lia da alme­no cin­que anni.

Si trat­ta, come dice­va­mo, di una rifor­ma orga­ni­ca, che pre­sen­tia­mo oggi e che met­tia­mo a dispo­si­zio­ne del­le for­ze par­la­men­ta­ri, con la cer­tez­za che pos­sa esse­re non solo un model­lo cui fare rife­ri­men­to, ma soprat­tut­to un testo imme­dia­ta­men­te appli­ca­bi­le per­ché “pesa” e tie­ne insie­me nume­ro­si aspet­ti del­le migra­zio­ni e per­ché è da un approc­cio siste­mi­co che biso­gna par­ti­re, se si voglio­no offri­re solu­zio­ni con­cre­te e strut­tu­ra­li.

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