Abbiamo incontrato i Vigili del Fuoco che manifestavano davanti a Montecitorio: alcuni di loro venivano da 36 ore consecutive di lavoro per fare fronte all’emergenza incendi.
L’Italia brucia, quasi tutti gli incendi sono dolosi e commissionati dalla malavita che vuole mettere le mani sui fondi europei per i rimboschimenti e fare speculazione edilizia sui terreni sottratti con la violenza del fuoco alle comunità.
Il Governo porta su di se’ precise e pesanti responsabilità: non fa fronte alla carenza di organico di 3500 unità, non sblocca l’assunzione degli 814 idonei del concorso di 9 anni fa, non ha approvato i decreti attuativi della legge Madia lasciando in mezzo al guado il passaggio di uomini, dotazioni e mezzi dal disciolto Corpo Forestale dello Stato a Vigili del Fuoco e Carabinieri, non risolve il problema della flotta aerea antincendio oggi insufficiente e maldistribuita.
In Liguria la carenza di organico è del 12%, ben più alta della media nazionale che è del 7% e rispetto all’anno scorso gli infortuni sono aumentati del 60%: eppure si tratta di una regione in cui al rischio incendi si associa una oggettiva fragilità idrogeologica del territorio.
In Campania la situazione è drammatica, bruciano anche le discariche e la Regione, incagliata in un braccio di ferro sulle competenze con lo Stato, ha ritardato la convenzione col corpo dei Vigili del Fuoco per gli interventi antincendio.
Ci chiediamo se sia questa l’idea di sicurezza (per il territorio, per l’ambiente, per i cittadini, per gli stessi lavoratori, compresi i precari e i volontari) del Governo.
Insipienza, incapacità di programmazione, logica malata dell’emergenza: il paese chiede e merita rigore e serietà.
Andrea Maestri
Luca Pastorino