Abbiamo presentato un’interrogazione urgente ai Ministri dell’Interno e degli Affari Esteri sul voto degli italiani temporaneamente all’estero, per garantire loro una corretta informazione e la possibilità di esercitare il voto in vista del prossimo referendum costituzionale di dicembre senza discriminazioni. Oltre ai cittadini residenti all’estero infatti, anche gli italiani temporaneamente all’estero per almeno tre mesi per motivi di lavoro, studio o cure mediche, e chi vive con loro, possono esercitare il diritto al voto per posta. Ci si può recare al Consolato per comunicare l’esatto indirizzo e ricevere il plico elettorale.
In caso di referendum, il cittadino italiano all’estero deve obbligatoriamente comunicare al Consolato entro il decimo giorno successivo all’indizione delle votazioni se intende votare in Italia. La scadenza strettissima e la mancanza di informazioni da parte del Governo rischiano però di privare moltissimi cittadini italiani del loro diritto-dovere di voto. Per questo chiediamo ai Ministri dell’Interno e degli Affari Esteri e al Presidente del Consiglio se non ritengano di dover adottare immediatamente misure organizzative per garantire l’effettivo esercizio del diritto al voto ai cittadini italiani residenti all’estero e ai cittadini temporaneamente all’estero per motivi di studio, lavoro o cure mediche. Chiediamo inoltre se non ritengano di dover individuare — mediante gli strumenti di cui dispongono – i criteri più idonei a garantire una capillare informazione sulle modalità di voto dei cittadini italiani all’estero per il prossimo appuntamento elettorale del 4 dicembre 2016.
Giuseppe Civati, Beatrice Brignone, Luca Pastorino e Toni Matarrelli.