Invasione russa in Ucraina: non poteva esserci peggiore risveglio

Se volessimo riuscire a guardare al di là del nostro ombelico, riusciremmo anche a vedere in modo chiaro che la soluzione per garantire una pace duratura in Europa e nel mondo, che assicuri il primato del diritto sulla forza, è il federalismo mondiale. Ma la pace nel mondo, così come il mezzo per arrivarci, il federalismo mondiale, sono ancora purtroppo percepiti come utopie. Intanto, lasciamo pure gli attivisti sgolarsi e parlare al vento...

Non pote­va esser­ci peg­gio­re risveglio.

Orri­bi­li le imma­gi­ni del­le esplo­sio­ni, dei car­ri arma­ti, dei sol­da­ti, del­le fami­glie che si affret­ta­no a pre­pa­ra­re le vali­gie per par­ti­re e met­ter­si al sicuro. 

La guer­ra è di ritor­no in Euro­pa. Tan­to è cam­bia­to dal 1939 nel nostro con­ti­nen­te e nel mon­do, eppu­re si direb­be che non sia­mo riu­sci­ti a trar­re inse­gna­men­to dal­le dolo­ro­se espe­rien­ze del pre­va­ri­ca­re dei nazio­na­li­smi e del­la guerra. 

Dopo la secon­da guer­ra mon­dia­le, l’idea di uni­re l’Europa è sta­ta iden­ti­fi­ca­ta come la solu­zio­ne per argi­na­re i nazio­na­li­smi e garan­ti­re la pace nel nostro con­ti­nen­te. I fede­ra­li­sti euro­pei pro­po­ne­va­no di supe­ra­re la peri­co­lo­sa cen­tra­li­tà del­lo “sta­to-nazio­ne” crean­do una fede­ra­zio­ne euro­pea, quin­di un’unione eco­no­mi­ca e poli­ti­ca con un pro­prio gover­no respon­sa­bi­le di fron­te ad un par­la­men­to euro­peo. For­se i tem­pi non era­no maturi? 

Per una serie di valu­ta­zio­ni, indub­bia­men­te lega­te al con­te­sto sto­ri­co e cul­tu­ra­le dell’epoca, si scel­se inve­ce un’approccio “fun­zio­na­li­sta”, ovve­ro l’integrazione euro­pea attra­ver­so la costru­zio­ne dell’unione eco­no­mi­ca che attra­ver­so “pic­co­li pas­si” avreb­be per­mes­so la ces­sio­ne di par­ti di sovra­ni­tà da par­te degli sta­ti membri. 

Ad ogni modo, l’integrazione euro­pea ci ha mostra­to come sta­ti diver­si pos­sa­no con­vi­ve­re all’interno di una stes­sa orga­niz­za­zio­ne poli­ti­co-isti­tu­zio­na­le come l’UE, addi­rit­tu­ra in gra­do di legi­fe­ra­re in un ampio ambi­to di mate­rie. Insom­ma l’esperienza dell’UE ci mostra che la “sovra­ni­tà con­di­vi­sa” può esi­ste­re anche in Euro­pa e funziona. 

Oggi sia­mo arri­va­ti ad un pun­to in cui l’assetto isti­tu­zio­na­le euro­peo non rie­sce più a deci­de­re sul­le que­stio­ni più urgen­ti che pre­oc­cu­pa­no i suoi cit­ta­di­ni e le sue cit­ta­di­ne. Nel cor­so degli anni, i van­tag­gi eco­no­mi­ci del mer­ca­to uni­co, spes­so a sca­pi­to del­la dimen­sio­ne socia­le, han­no fat­to per­de­re di vista l’obiettivo prin­ci­pa­le di que­sta “unio­ne”, ovve­ro la pace ed il benes­se­re comune. 

Ades­so che la guer­ra è alle nostre por­te ci ritro­via­mo con un’Unione euro­pea che non è in gra­do di deci­de­re e agi­re in poli­ti­ca este­ra, sarà for­se il momen­to di sve­gliar­si e di fare il pas­so neces­sa­rio per un’Europa fede­ra­le e sovra­na? Potreb­be esse­re que­sto il tema prin­ci­pa­le del­la riu­nio­ne straor­di­na­ria del Con­si­glio euro­peo di oggi, inve­ce che dei nego­zia­ti sul­le san­zio­ni eco­no­mi­che con­tro Vla­di­mir Putin? San­zio­ni di cui fra l’altro sareb­be­ro poi i cit­ta­di­ni e le cit­ta­di­ne del­la Rus­sia a paga­re care le con­se­guen­ze e non di cer­to i gran­di oligarchi? 

Poi, se voles­si­mo riu­sci­re a guar­da­re al di là del nostro ombe­li­co, riu­sci­rem­mo anche a vede­re in modo chia­ro che la solu­zio­ne per garan­ti­re una pace dura­tu­ra in Euro­pa e nel mon­do, che assi­cu­ri il pri­ma­to del dirit­to sul­la for­za, è il fede­ra­li­smo mon­dia­le. Ma la pace nel mon­do, così come il mez­zo per arri­var­ci, il fede­ra­li­smo mon­dia­le, sono anco­ra pur­trop­po per­ce­pi­ti come uto­pie. Intan­to, lascia­mo pure gli atti­vi­sti sgo­lar­si e par­la­re al vento…

 

 

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