Invece Possibile

Costruiamo assieme un lavoro programmatico puntuale, senza sparate demagogiche e senza bonus a pioggia. Ma con un pallino fisso: quello dell'uguaglianza.

E se inve­ce ci voles­se qual­cu­no che vi dice: sì al red­di­to mini­mo, che il Pd non ha volu­to, sen­za usci­re dal­l’eu­ro, come vuo­le il M5s, tra cui ci sono anche quel­li che voglio­no usci­re pro­prio dal­l’Eu­ro­pa?

E se inve­ce ci voles­se qual­cu­no che vi dice: più pro­gres­si­vi­tà, tas­san­do ren­di­te e ric­che suc­ces­sio­ni e ridu­cen­do le tas­se su chi lavo­ra, sen­za truc­chi e sen­za bonus?

E se inve­ce ci voles­se qual­cu­no che non fa del faci­le gia­co­bi­ni­smo (peral­tro boo­me­rang) sen­za dimen­ti­ca­re la bat­ta­glia per la lega­li­tà e con­tro la mafia?

E se inve­ce ci voles­se qual­cu­no che pun­ta sul­la lai­ci­tà come fat­to nor­ma­le, sem­pli­ce, necessario?

E se inve­ce ci voles­se qual­cu­no che ha un pro­get­to non dema­go­gi­co per la ridu­zio­ne del­lo sti­pen­dio dei par­la­men­ta­ri, il loro trat­ta­men­to pen­sio­ni­sti­co e il loro nume­ro, sen­za deva­sta­re la Costituzione?

E se inve­ce ci voles­se qual­cu­no, libe­ro, che tas­sa le mul­ti­na­zio­na­li elu­si­ve, in uno sche­ma nazio­na­le e euro­peo, che a que­sta bat­ta­glia dedi­ca le pro­prie ener­gie e costrui­sce le giu­ste rela­zio­ni, per finan­zia­re il welfare?

E se inve­ce ci voles­se qual­cu­no che non nega destra e sini­stra, ma ritor­na a par­la­re di ugua­glian­za, con moda­li­tà e stru­men­ti nuo­vi e sen­za eccezioni?

E se inve­ce ci voles­se qual­cu­no che affron­ta la que­stio­ne maschi­le, que­stio­ne poli­ti­ca essen­zia­le, con misu­re pre­ci­se e una gran­de sfi­da culturale?

E se inve­ce ci voles­se qual­cu­no che vota la lega­liz­za­zio­ne del­la can­na­bis per dare miliar­di alla pre­ven­zio­ne e alla sani­tà e non alla mafia, come acca­de ora?

E se inve­ce ci voles­se qual­cu­no che rispet­ta i lavo­ra­to­ri, sia in ter­mi­ni di dirit­ti che di retri­bu­zio­ne, con una giu­sta paga e garan­zie digni­to­se per tut­te e tutti.

E se inve­ce ci voles­se qual­cu­no che met­te in pri­mo pia­no non gli ami­ci del liceo o gli adep­ti ma una clas­se diri­gen­te dif­fu­sa, com­pe­ten­te e coraggiosa?

E se inve­ce ci voles­se qual­cu­no che pro­get­ta il futu­ro, con auto­pro­du­zio­ne e Car­bon Tax e un pat­to con i pro­dut­to­ri per ren­de­re l’I­ta­lia il Pae­se più rin­no­va­bi­le del mon­do?

E se inve­ce ci voles­se qual­cu­no che fa una poli­ti­ca del­l’ac­co­glien­za rigo­ro­sa, sen­za mostra­re i musco­li, ma usan­do il cer­vel­lo e rispet­tan­do le leg­gi, sen­za con­ce­der­si ad affer­ma­zio­ni pri­ve di sen­so, a stru­men­ti tan­to bel­li­co­si quan­to inef­fi­ca­ci? Dal­la Lega al M5s, da Alfa­no a Min­ni­ti non lo fa nes­su­no, dice Boni­no, che è sta­ta mini­stra degli Este­ri poi sosti­tui­ta. Già.

Ecco, se pen­sa­te che l’in­ve­ce sia da pren­de­re in con­si­de­ra­zio­ne vi aspet­tia­mo dal 24 al 26 feb­bra­io a Roma.

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