Italians for Bernie Sanders

Sanders partiva con uno svantaggio abissale. Ha pareggiato in Iowa e stravinto in New Hampshire. In Nevada sta superando la Clinton guadagnando ogni giorno qualche decimo. E’ popolarissimo tra i “millennials”, i ragazzi nati negli anni Ottanta e Novanta, in barba alle presunte regole per cui per piacere ai giovani bisogna essere giovani. Bernie ha fatto capire al mondo che quel che conta non è l’età: sono le idee, è la squadra, e soprattutto è operare una rivoluzione vera.

Qual­che mese fa con­ver­sa­vo a mar­gi­ne di un ban­chet­to refe­ren­da­rio con la mia ami­ca Bea­tri­ce Bri­gno­ne, par­la­men­ta­re di Pos­si­bi­le. Ad un cer­to pun­to mi dis­se: «Pip­po (Civa­ti) mi ha par­la­to di un cer­to Ber­nie San­ders can­di­da­to demo­cra­ti­co alle pri­ma­rie per la pre­si­den­za degli Sta­ti Uni­ti. Dice che darà del filo da tor­ce­re alla Clin­ton». «Il soli­to outsi­der», repli­cai con l’aria di chi la sa lunga.

A distan­za di mesi ho inve­ce appro­fon­di­to la cono­scen­za di que­sto gio­va­ne anzia­no che esal­ta le fol­le sen­za esse­re popu­li­sta e che por­ta come bigliet­to da visi­ta una vita poli­ti­ca da Sin­da­co e da Sena­to­re del Ver­mont incen­tra­ta sul­la coe­ren­za, sul­la pas­sio­ne per i dirit­ti civi­li e su uno sta­to socia­le che tute­li tut­te le fasce di popo­la­zio­ne. Soprat­tut­to quel­le più debo­li. Ho stu­dia­to il “feno­me­no San­ders” e ne sono sta­to travolto.

Il mio inte­res­se per le cam­pa­gne elet­to­ra­li uni­to alla mia pas­sio­ne per le dina­mi­che social e per il mon­do del­la rete mi han­no fat­to tro­va­re nel­lo staff che cura la cam­pa­gna di Ber­nie un mec­ca­ni­smo che sfio­ra la per­fe­zio­ne.

Una mac­chi­na ben olia­ta e cura­ta, un can­di­da­to che arri­va e par­la al cuo­re e alla testa con con­cre­tez­za e, soprat­tut­to, una cam­pa­gna di fun­drai­sing da pren­de­re da esem­pio han­no fat­to sì che que­sto feno­me­no poli­ti­co esplo­des­se nel­la sce­na ame­ri­ca­na tra­vol­gen­do anni di rego­le con­so­li­da­te e di mec­ca­ni­smi che han­no sem­pre favo­ri­to i can­di­da­ti dell’establishment e del­le lobbies.

San­ders par­ti­va con uno svan­tag­gio abis­sa­le. Ha pareg­gia­to in Iowa e stra­vin­to in New Hamp­shi­re. In Neva­da sta supe­ran­do la Clin­ton gua­da­gnan­do ogni gior­no qual­che deci­mo. E’ popo­la­ris­si­mo tra i “mil­len­nials”, i ragaz­zi nati negli anni Ottan­ta e Novan­ta, in bar­ba alle pre­sun­te rego­le per cui per pia­ce­re ai gio­va­ni biso­gna esse­re gio­va­ni. Ber­nie ha fat­to capi­re al mon­do che quel che con­ta non è l’età: sono le idee, è la squa­dra, e soprat­tut­to è ope­ra­re una rivo­lu­zio­ne vera.

«Non voglia­mo i sol­di dei miliar­da­ri». Per­ché non si pos­so­no garan­ti­re tute­le ai lavo­ra­to­ri, ai pove­ri, agli immi­gra­ti, alle fami­glie indi­gen­ti se si chie­do­no sol­di per esse­re elet­ti ai signo­ri di Wall Street e ai Super Pac orga­niz­za­ti dal­le gran­di lob­bies. Per que­sto Ber­nie San­ders chie­de pochi dol­la­ri a tan­ti cit­ta­di­ni ame­ri­ca­ni del­la midd­le class che lavo­ra­no 40 ore set­ti­ma­na­li e non rie­sco­no, nono­stan­te que­sto, a supe­ra­re la soglia di pover­tà. Tre milio­ni di con­tri­bu­ti con un con­tri­bu­to medio di 27$. Que­sto signi­fi­ca dar vita ad una vera cam­pa­gna elet­to­ra­le finan­zia­ta “dal basso”.

Seguen­do que­ste dina­mi­che ho nota­to però che in Ita­lia, tran­ne Pip­po Civa­ti che ne ha par­la­to più vol­te nel suo blog, nes­su­no ha con­si­de­ra­to mol­to Ber­nie San­ders. Ho deci­so quin­di di avva­ler­mi degli stru­men­ti che la rete mi met­te a dispo­si­zio­ne per poter dare una mano, da qual­che miglia­io di chi­lo­me­tri di distan­za, a que­sta sto­ria qua.

Ho crea­to gli account social di rife­ri­men­to su Twit­ter, Insta­gram e Face­book e un micro­blog su Tum­blr e da qual­che tem­po, ogni gior­no posto alcu­ni meme, video, Gif, testi e con­te­nu­ti di vario tipo sia in ita­lia­no che in ingle­se per poter far cono­sce­re in Ita­lia la cam­pa­gna per Ber­nie e per comu­ni­ca­re ai nostri ami­ci negli Sta­tes spe­cie a quel­li di lin­gua ita­lia­na che anche da qui seguia­mo San­ders con interesse.

Mi sono iscrit­to come volon­ta­rio (cre­do con loro gran­de sor­pre­sa) e ho dato anche un con­tri­bu­to di 10$ alla cam­pa­gna. Ieri mi ha scrit­to Jen­ni­fer per con­to di Aidan King, Social Media mana­ger del­la cam­pa­gna Ber­nie San­ders 2016, con­gra­tu­lan­do­si con noi per tut­to quel­lo che fac­cia­mo e chie­den­do­mi se pote­vo tra­dur­re alcu­ni testi dall’inglese all’italiano.

Sono mol­to gra­to allo staff di Ber­nie per que­sto mes­sag­gio, per­ché i pro­gram­mi di Pos­si­bi­le e di Ber­nie sono mol­to simi­li e in entram­bi la paro­la Equality/Uguaglianza appa­re spes­so sia quan­do l’argomento riguar­da i dirit­ti civi­li che quan­do si par­là di wel­fa­re e di economia.

Come iscrit­to e mili­tan­te di Pos­si­bi­le vor­rei con­ti­nua­re a con­tri­bui­re a que­sta cam­pa­gna elet­to­ra­le esal­tan­te e coin­vol­gen­te e vor­rei che tut­te le nostre cam­pa­gne e ini­zia­ti­ve futu­re fos­se­ro così. Esal­tan­ti, coin­vol­gen­ti e propositive.

Ho get­ta­to il seme per un gemel­lag­gio tra soste­ni­to­ri ita­lia­ni di Ber­nie e elet­to­ri ame­ri­ca­ni che spe­ro fac­cia afflui­re nel­le nostre pagi­ne tan­ti sup­por­ter e simpatizzanti.

Tra i soste­ni­to­ri ita­lia­ni più cono­sciu­ti vole­vo cita­re oltre al sup­por­ter del­la pri­ma ora Pip­po Civa­ti anche il grup­po di Gaze­bo che dal­la tra­smis­sio­ne per voce di Die­go “Zoro” Bian­chi ha fat­to più di un endor­se­ment per Bernie.

Gra­zie a tut­ti colo­ro che vor­ran­no far par­te di que­sta avven­tu­ra che per­met­te­rà a due mon­di appa­ren­te­men­te mol­to distan­ti di incon­trar­si sul ter­re­no del­la politica

Met­te­rò gli indi­riz­zi dei nostri account in cal­ce all’articolo e spe­ro che sia­te in tan­ti a seguir­ci e a con­tri­bui­re comun­que pos­sia­te.

Gra­zie!

P.S. Il mio sogno è esse­re in Ame­ri­ca nel­le set­ti­ma­ne che por­te­ran­no all’8 novem­bre data del­le pre­si­den­zia­li americane.
A futu­re to belie­ve in.

Fb: Ita­lians for Ber­nie Sanders

Tum­blr: italians4bernie.tumblr.com

Insta­gram: @italy4bernie

Twit­ter: @italy4bern

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Mobilitiamoci contro il DDL Paura

Saba­to 16 novem­bre era­va­mo a Roma, in Sapien­za, per l’assemblea con­tro il ddl 1660, già ribat­tez­za­to ddl “Pau­ra”, o “Repres­sio­ne”, o “Unghe­ria”, a indi­ca­re dove

Il Governo Meloni sta indebolendo l’Università e la Ricerca

Il gover­no Melo­ni ha scel­to di ridur­re le spe­se per uni­ver­si­tà e ricer­ca, andan­do in con­tro­ten­den­za rispet­to alle poli­ti­che euro­pee, men­tre il costo del per­so­na­le e l’inflazione con­ti­nua­no a cre­sce­re, aggra­van­do le dif­fi­col­tà eco­no­mi­che degli ate­nei. Inol­tre, il nuo­vo sche­ma di distri­bu­zio­ne del FFO pre­mie­rà le uni­ver­si­tà in base ai risul­ta­ti del­la ricer­ca, ridu­cen­do le risor­se “pere­qua­ti­ve” desti­na­te a bilan­cia­re le disu­gua­glian­ze tra ate­nei, aumen­tan­do ulte­rior­men­te il diva­rio tra le università.