“Anche oggi assistiamo al solito cortocircuito nel governo, con Minniti che fa l’offeso per incassare il riconoscimento di tutti i vertici istituzionali sulla missione in Libia. Un’iniziativa che sembra ideata insieme al migliore Salvini. Peccato che la grande determinazione del governo non si veda nemmeno lontanamente sul cammino dello Ius soli, su cui il Pd ha già suonato il de profundis, al di là delle parole di circostanza. Così migliaia di italiani resteranno senza cittadinanza”. È quanto dichiarano il segretario di Possibile, Pippo Civati, e il deputato di Sinistra italiana — Possibile, Andrea Maestri. “Come se non bastasse — aggiungono Civati e Maestri — il senatore del Pd Latorre esalta il lavoro della guardia costiera libica, che in un video circolante sui media apre il fuoco sui barconi”.
“Come noto — osservano ancora i deputati di Si-Possibile — lo ius soli molto temperato partorito da questa ‘maggioranza dei diritti a metà’, sulla stile delle unioni civili senza stepchild adoption che hanno lasciato irrisolto il tema delle tutele per tanti bambini figli di coppie omogenitoriali. Insomma, una soluzione parziale e pasticciata, lontana anni luce dalla piattaforma L’Italia sono anch’io. Eppure, oggi, in questo scenario politicamente desertificato, idealmente siccitoso e insopportabilmente cinico tutto, anche i diritti civili, diventa merce di scambio. E nel mercato nero del consenso, anche i giovani italiani senza cittadinanza sono sacrificati. Politici molto furbi ma poco competenti e media superficiali e disattenti alimentano la logica del baratto insensato e meschino: diritti civili inversamente proporzionali al numero degli sbarchi. Gli italiani senza cittadinanza con gli sbarchi e con i processi migratori non c’entrano nulla ma fa comodo a molti barattare politicamente i loro diritti. “Ci vorrebbe — concludono Civati e Maestri — una tregua culturale, una sospensione del giudizio, una pausa collettiva di riflessione e approfondimento che restituisca dignità a un dibattito svilito e svilente”
Congresso 2024: regolamento congressuale
Il congresso 2024 di Possibile si apre oggi 5 aprile: diffondiamo in allegato il regolamento congressuale elaborato dal Comitato Organizzativo.