Almeno dieci palestinesi uccisi finora, tra cui tre minorenni, l’attacco condotto su larga scala alla città di Jenin, uno dei centri principali del nord della Cisgiordania, la catastrofe umanitaria delle migliaia di persone costrette in queste ore ad abbandonare il campo profughi della città, che ospita circa 18.000 persone: sono fatti di fronte ai quali non si può rimanere in silenzio, quelli che stanno accadendo in queste ore in Palestina, l’operazione militare più grande portata avanti da Israele negli ultimi 20 anni.
Un’operazione che aggrava ulteriormente un quadro che denunciamo da tempo, insieme alle maggiori organizzazioni internazionali per i diritti umani, di apartheid e di sistematiche violazioni dei diritti umani.
Avviene sotto i nostri occhi, ed è inaccettabile. Come è inaccettabile l’indifferenza complice di chi da anni sceglie di non raccontare l’occupazione e i bombardamenti sulla popolazione palestinese, costantemente sotto attacco. E di un governo — quello italiano — i cui esponenti da sempre appoggiano acriticamente le politiche di Israele e del suo governo, avallandole fino alle estreme conseguenze.
Parliamone, mobilitiamoci, facciamoci sentire. Tutte e tutti.