[vc_row][vc_column][vc_column_text]Possibile è mobilitato con i comitati toscani per rispondere all’appello di Don Massimo Biancalani. Siamo da sempre vicini a Don Massimo, alla comunità accogliente di Vicofaro, ai ragazzi accolti, per praticare coi fatti quel dovere inderogabile di solidarietà che l’articolo 2 della Costituzione pone nelle mani, nella testa e nel cuore di ogni soggetto della Repubblica.
Comunità sicure sono quelle in cui ogni persona si sente a casa, si sente libera, vede riconosciuta la propria dignità umana. Comunità insicure sono quelle dove le persone non si conoscono e hanno paura, dove invece di incontrarsi ci si chiude dentro, lasciando gli altri fuori, dove si lascia l’ultima parola allo sparo di un’arma sempre più facile da detenere e usare, anche impropriamente.
Tutti siamo stati, siamo o saremo migranti: chi per bisogno, chi per un sogno, chi per fame, chi per lavoro, e perché no, per amore. Ogni persona è libera di lasciare il proprio paese e di farvi ritorno, ci ricorda l’articolo 13 della Dichiarazione Universale del 1948.
Ecco, mentre l’odio riempie oggi piazza del popolo (ed è già un ossimoro politico), noi siamo impegnati a spedire gli ultimi dei 500 pacchi natalizi riempiti dai nostri comitati marchigiani coi prodotti delle imprese terremotate e a raccogliere alimenti per la comunità di Vicofaro.
Migranti e italiani, italiani e migranti, italiani che erano migranti, migranti che saranno italiani o già lo sono: nessuno è straniero.
E questa è la comunità politica e solidale di Possibile.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]