La (ex) legge elettorale più bella del mondo estesa al Senato?

Un'ipotesi - pare - sia quella di estendere l'Italicum come uscito dalla Consulta anche al Senato. Sarebbe soltanto l'ennesimo capitolo di "una lunga stagione di errori, trucchi e imbrogli"

[vc_row][vc_column][vc_column_text css=”.vc_custom_1494429175443{margin-top: 20px !important;}”][/vc_column_text][vc_column_text]Un’ipotesi — pare — sia quel­la di esten­de­re l’I­ta­li­cum come usci­to dal­la Con­sul­ta (e quin­di pri­va­to del suo pun­to carat­te­riz­zan­te: il bal­lot­tag­gio) anche al Sena­to. Nes­su­no stu­po­re. Sol­tan­to l’en­ne­si­mo capi­to­lo di “una lun­ga sta­gio­ne di erro­ri, truc­chi e imbro­gli”, per usa­re le paro­le di Anto­nio Poli­to oggi sul Cor­rie­re del­la sera.

Con que­sta scel­ta infat­ti la poli­ti­ca ita­lia­na dimo­stre­reb­be di non saper rinun­cia­re al pre­mio di mag­gio­ran­za, che non ha simi­li nel mon­do. E que­sto per­ché è solo alla ricer­ca dispe­ra­ta di un siste­ma che assi­cu­ri il gover­no a chi non ha i voti. Una “solu­zio­ne” non con­sen­ti­ta non solo dai siste­mi pro­por­zio­na­li ma nep­pu­re da quel­li maggioritari.

Ma c’è di più: qui si rischia una inco­sti­tu­zio­na­li­tà discen­den­te dal­la appli­ca­zio­ne a due Came­re di una leg­ge che potreb­be pro­dur­re mag­gio­ran­za bloc­ca­te di segno diver­so nel­le due Came­re. O che rischie­reb­be l’in­co­sti­tu­zio­na­li­tà se subor­di­nas­se la attri­bu­zio­ne del pre­mio alla con­qui­sta del risul­ta­to richie­sto in entram­be le assemblee.

Insom­ma, ave­va­mo chie­sto due cose: un siste­ma elet­to­ra­le lon­ta­no da dub­bi di inco­sti­tu­zio­na­li­tà e che assi­cu­ras­se agli elet­to­ri la pos­si­bi­li­tà di sce­glie­re gli elet­ti. Que­sto siste­ma di cui si par­la da ulti­mo (enne­si­ma ipo­te­si, tra le miria­di cir­co­la­te in que­sti gior­ni, in real­tà) nega pro­prio que­sti due ele­men­ti. L’en­ne­si­mo pastic­cio, di cui si accor­ge­ran­no sem­pre dopo, come per l’ex leg­ge più bel­la del mon­do, l’I­ta­li­cum. E — sia­mo cer­ti — in ogni caso non arri­ve­ran­no scu­se, ma accu­se. In fon­do, è tut­to già visto. Pen­sa­va­mo solo che si potes­se impa­ra­re qual­co­sa dagli erro­ri. Non pare sia così.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Riforma Bernini del sistema universitario: mobilitiamoci

Avrai pro­ba­bil­men­te sen­ti­to par­la­re del­la rifor­ma del siste­ma uni­ver­si­ta­rio volu­ta dal­la mini­stra Ber­ni­ni e dal mini­ste­ro del­la ricer­ca. Come saprai, seb­be­ne la rifor­ma nasca come

Udine, 14 ottobre: in piazza per la Palestina

Abbia­mo appre­so con delu­sio­ne la scel­ta del Sin­da­co di Udi­ne di con­ce­de­re il patro­ci­nio, pre­ce­den­te­men­te nega­to, alla par­ti­ta Ita­lia — Israe­le che si dispu­te­rà a