La nostra proposta per la lista unica al voto degli iscritti di Possibile

Nel segno del percorso a cui da molti mesi stiamo lavorando, quello di costruire un'unica lista, autonoma e a sinistra, capace di coinvolgere tutti i soggetti interessati, nei prossimi giorni sottoporremo al voto degli iscritti di Possibile la proposta che faremo agli altri soggetti che vorranno partecipare a questo progetto, un documento politico e organizzativo redatto dal nostro Segretario Giuseppe Civati.

[vc_row][vc_column][vc_column_text css=”.vc_custom_1506425686842{margin-top: 20px !important;}”][/vc_column_text][vc_column_text]Nel segno del per­cor­so a cui da mol­ti mesi stia­mo lavo­ran­do, quel­lo di costrui­re un’u­ni­ca lista, auto­no­ma e a sini­stra, capa­ce di coin­vol­ge­re tut­ti i sog­get­ti inte­res­sa­ti, nei pros­si­mi gior­ni sot­to­por­re­mo al voto degli iscrit­ti di Pos­si­bi­le la pro­po­sta che fare­mo agli altri sog­get­ti che vor­ran­no par­te­ci­pa­re a que­sto pro­get­to, un docu­men­to poli­ti­co e orga­niz­za­ti­vo redat­to dal nostro Segre­ta­rio Giu­sep­pe Civa­ti. Lo fare­mo nel segno di uno spi­ri­to uni­ta­rio non reto­ri­co e del­la par­te­ci­pa­zio­ne, che dovrà esse­re la cifra di que­sto per­cor­so sin dal­le sue pri­me fasi.

Le vota­zio­ni saran­no aper­te dal­le ore 9 di gio­ve­dì 28 alle ore 18 di saba­to 30, e si svol­ge­ran­no onli­ne, sul­la nostra piat­ta­for­ma (partecipazione.possibile.com)Potran­no par­te­ci­pa­re tut­ti gli iscrit­ti di Pos­si­bi­le in rego­la con l’i­scri­zio­ne 2017, chi vor­rà iscri­ver­si potrà far­lo subi­to, con pochi click, andan­do su https://www.possibile.com/tessera/

Per pro­ble­mi di acces­so o di voto si pre­ga di scri­ve­re a ufficiotecnico@possibile.com.

Di segui­to il testo del nostro docu­men­to. Buon voto, a tut­te e a tutti.

 

Pos­si­bi­le ha cre­du­to più di altri e pri­ma di altri alla pos­si­bi­li­tà che si potes­se pre­sen­ta­re un’u­ni­ca lista, auto­no­ma, a sini­stra e per la Repub­bli­ca, che coin­vol­ges­se tut­ti i sog­get­ti inte­res­sa­ti, come si è det­to a Par­ma in occa­sio­ne degli Sta­ti gene­ra­li del­lo scor­so gen­na­io. Un lavo­ro uni­ta­rio non reto­ri­co, ma basa­to sul­la rela­zio­ne poli­ti­ca e sui con­te­nu­ti pro­gram­ma­ti­ci.

Le «popo­la­rie»

Ciò che voglia­mo pro­por­re a tut­ti i sog­get­ti che vor­ran­no ade­ri­re alla lista uni­ca è di crea­re stru­men­ti di con­sul­ta­zio­ne nazio­na­le e loca­le, sul­la base di una lista di chi vor­rà par­te­ci­pa­re. Non sul cogno­me, appun­to. Ma sul pro­get­to. Su ciò che voglia­mo fareCi sia­mo rot­ti i cogno­mi e le pri­ma­rie stes­se, chiun­que le abbia fat­te, sono sta­te sem­pre trop­po nomi­na­li­sti­che. Pen­sia­mo a un con­cor­so vero e con­ten­di­bi­le, sul­le prio­ri­tà, sul­le moda­li­tà, sul­le scel­te di fon­do. Non c’è, del resto, il voto al pre­mier, c’è inve­ce un biso­gno for­te di poli­ti­ca. In cui pro­ta­go­ni­ste sia­no le per­so­ne, non i capi e i capet­ti. La poli­ti­ca, non il pote­re fine a se stes­so.

Il popo­lo che si riu­ni­rà sarà pro­ta­go­ni­sta del­la sfi­da e la base elet­to­ra­le del sog­get­to che si pre­sen­te­rà alle elezioni.

Per vota­re sul­le «cose», si può adot­ta­re il siste­ma di «voto alter­na­ti­vo», dan­do la pos­si­bi­li­tà alle assem­blee loca­li di indi­vi­dua­re pro­po­ste, che non pos­so­no pro­ve­ni­re solo dal­la poli­ti­ca nazionale.

Chi par­te­ci­pa e vota alle «popo­la­rie» nel 2017 nel 2018 vote­rà per deci­de­re cosa farà in Par­la­men­to il grup­po che ne risul­ta elet­to. Come fan­no in Ger­ma­nia e come avrem­mo dovu­to fare anche in Ita­lia, nel 2013. Al vaglio degli elet­to­ri, pri­ma, duran­te e dopo.

Nel Pae­se

Un’assemblea nazio­na­le da con­vo­car­si entro la fine di novem­bre, dopo ave­re pro­mos­so le assem­blee loca­li: ogni deci­sio­ne deve esse­re pre­sa dal­le cit­ta­di­ne e dai cit­ta­di­ni, in un per­cor­so sem­pli­ce e demo­cra­ti­co e soprat­tut­to inclu­si­vo. Ciò deve vale­re anche per le can­di­da­tu­re, per sbloc­ca­re ciò che la mag­gio­ran­za ha bloc­ca­to con il ricor­so a siste­mi elet­to­ra­li che pun­ta­no dichia­ra­ta­men­te al man­te­ni­men­to del­lo sta­tus quo.

Va asso­cia­ta par­te­ci­pa­zio­ne a mobi­li­ta­zio­ne: pro­muo­via­mo insie­me «la gran­de impre­sa», nel mon­do del lavo­ro e del­la pro­du­zio­ne, per­ché la sini­stra non può par­ti­re che dal­la socie­tà che lavo­ra e che produce.

In Par­la­men­to

Una pre­sa di posi­zio­ne, insie­me, sull’ennesima, ‘nuo­va’ leg­ge elet­to­ra­le, che bloc­ca liste, can­di­da­ti e anche il siste­ma e un lavo­ro par­la­men­ta­re comu­ne per pro­po­ste con­di­vi­se nell’ambito del­la leg­ge di bilancio.

La cam­pa­gna

Una regia comu­ne sul­la comu­ni­ca­zio­ne, in un per­cor­so che Pos­si­bi­le ha già avvia­to e che met­te a dispo­si­zio­ne di tut­ti. E, soprat­tut­to, un con­fron­to pro­gram­ma­ti­co, per defi­ni­re le linee fon­da­men­ta­li intor­no alle qua­li muo­ver­ci: noi por­tia­mo il Mani­fe­sto, nel­la spe­ran­za che si entri pre­sto nel meri­to e nel det­ta­glio del­le pro­po­ste, per­ché sia­no pun­tua­li e pre­ci­se, nume­ri e dati alla mano.

A tut­ti i livelli

Que­sto vale a livel­lo nazio­na­le e a livel­lo loca­le, dove il coor­di­na­men­to tra tut­ti i sog­get­ti deve par­ti­re subi­to.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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Ma la gran­de par­te­ci­pa­zio­ne allo scio­pe­ro del 13 dicem­bre dimo­stra che la dimen­sio­ne col­let­ti­va del­la nostra lot­ta, del­le nostre riven­di­ca­zio­ni, non è perduta.